Il 24 agosto 2016, alle ore 3.36, con un terremoto di magnitudo 6.0 nei pressi di Amatrice prendeva il via una delle più importanti sequenze sismiche che ha colpito il territorio nazionale in questo secolo, 140 comuni e circa 600mila persone coinvolte.
A distanza di 6 anni il presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), Carlo Doglioni, fotografa lo stato dell’arte nello studio dei terremoti in Italia. “È importante ricordare i terremoti – spiega Doglioni – perché il nostro cervello tende invece a voler rimuovere il ricordo delle tragedie, mentre invece la memoria di questi eventi terribili ci aiuta a porre in essere tutte le possibili strategie difensive dagli eventi futuri che inevitabilmente torneranno”.