Visita a sorpresa di Angelina Jolie ai piccoli ucraini ricoverati al Bambino di Gesù di Roma. L’attrice statunitense si è recata nella struttura pediatrica romana, che al momento ospita 23 piccoli profughi, alcuni feriti durante i bombardamenti, altri fragili e bisognosi di cure ospedaliere. Qui, accompagnata da medici e infermieri, la star di Hollywood ha stretto le mani e regalato un sorriso ai giovani pazienti trasferiti in Italia in compagnia dei genitori, come si vede dalle foto diffuse sui profili social del Bambino Gesù, che ha ringraziato Jolie per la visita. “Sto pregando per la fine della guerra. Questo è l’unico modo per fermare la sofferenza e la fuga dalle zone del conflitto. È orribile vedere bambini che ne pagano il prezzo, in vite perse, salute danneggiata e traumi”, ha detto l’attrice, in questi giorni nella Capitale per impegni lavorativi.
Ex moglie di Brad Pitt, con il quale condivide sei figli, di cui tre adottati, Jolie da oltre vent’anni è ambasciatrice ‘di buona volontà’ dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati Unhcr. Un incarico che le è stato attribuito per il suo costante impegno e la beneficenza nelle cause umanitarie. Tra le sue numerose missioni nei campi dei rifugiati, nel 2011 l’attrice – incoronata da un sondaggio di YouGov come ‘la donna più ammirata al mondo’ – si recò nell’hotspot di Lampedusa per incontrare i profughi, dove lasciò, come gesto di solidarietà, anche le sue impronte digitali, una prassi per l’identificazione dei migranti.
Secondo l’Unhcr, in un mese sono stati quattro milioni gli ucraini fuggiti dal loro Paese. Un dato che rende la crisi ucraina quella con la crescita più esponenziale di rifugiati dalla Seconda guerra mondiale ad oggi.
Più della metà dei bambini ucraini, specifica l’Unicef, si è spostata in altre zone del Paese o è fuggita all’estero a causa delle conseguenze devastanti della guerra. Sono circa 2 milioni i bimbi fuggiti fuori dal Paese e almeno altri 2,5 milioni quelli che vivono sfollati.
Proprio oggi l’Unicef ha annunciato un nuovo programma di sostegno in denaro per aiutare 52.000 famiglie ucraine. “Questo sostegno in contanti darà almeno un po’ di sollievo, ma c’è bisogno di fare molto di più”, ha detto Murat Sahin, rappresentante dell’Unicef in Ucraina.