Il gruppo in terracotta a grandezza naturale noto come ‘Orfeo e le Sirene’, risalente tra il 350 e il 300 avanti Cristo ed esposto fino a oggi al Getty Museum di Los Angeles, sarà restituito all’Italia. L’annuncio è arrivato dal museo, mentre il Los Angeles Times parla di un’inchiesta che ha portato ad appurare che il gruppo scultoreo è stato scavato illegalmente e per questo la polizia lo avrebbe sottoposto a sequestro. “In conformità con la politica di Getty di restituire gli oggetti al loro Paese di origine o al Paese di moderna scoperta, quando informazioni affidabili indicano che sono stati rubati o scavati illegalmente, il museo ha rimosso gli oggetti dalla vista del pubblico e li sta preparando per il trasporto a Roma a settembre, dove entreranno a far parte di raccolte che saranno designate dal ministero della Cultura”, si legge in un comunicato del Getty. Secondo il quotidiano californiano, il portavoce dell’Antiquities Trafficking Unit dell’ufficio del procuratore distrettuale di Manhattan, Matthew Bogdanos, ha spiegato che “questo pezzo viene restituito a seguito di un’indagine penale in corso e attiva, che ha scoperto che l’antichità era trafficata illegalmente”.
“Grazie alla collaborazione tra il Comando Carabinieri Tutela del Patrimonio Culturale e le autorità statunitensi, il magnifico gruppo scultoreo rientrerà in Italia, da dove era stato illegalmente esportato in seguito al suo ritrovamento nel corso di uno scavo clandestino nell’area tarantina”, commenta il ministro della Cultura, Dario Franceschini, che spiega che “nelle prossime settimane l’opera rientrerà e verrà inizialmente esposta al Museo dell’arte salvata per poi essere presto restituita al suo territorio di origine, come è ormai consuetudine”. Uno “straordinario risultato – conclude il ministro – che riporta in Italia un’opera di eccezionale valore”.
“Grazie alle informazioni fornite da Matthew Bogdanos e dall’Antiquities Trafficking Unit di Manhattan, che indicano lo scavo illegale di Orfeo e le Sirene, abbiamo deciso che questi oggetti devono essere restituiti”, ha affermato Timothy Potts, direttore del Getty Museum. All’Italia saranno restituiti anche una colossale testa in marmo di una divinità del II secolo d.C., uno stampo in pietra del II secolo d.C., un dipinto a olio intitolato Oracolo di Delfi del 1881 di Camillo Miola e un thymiaterion in bronzo etrusco del IV secolo a.C. I primi tre di questi oggetti furono acquisiti da J. Paul Getty e dal Getty Museum negli anni ’70, il quarto nel 1996. Nessuno di questi oggetti è stato esposto al pubblico negli ultimi anni. Il Getty sta attualmente lavorando con il ministero della Cultura per organizzare la restituzione.
“Apprezziamo il nostro forte e fruttuoso rapporto con il ministero della Cultura italiano e con i nostri numerosi colleghi archeologi, conservatori, curatoriali e altri studiosi in tutta Italia, con i quali condividiamo la missione di promuovere la conservazione del patrimonio culturale antico”, ha affermato Potts. Tutti gli oggetti saranno inviati a Roma nel mese di settembre, con dei metodi di trasporto speciali.