Mercato dell’auto ancora in difficoltà. Ad aprile, secondo l’Associazione dei costruttori auto europei (Acea), le immatricolazioni dei 30 paesi del gruppo Ue+Regno Unito+Efta registrano una forte contrazione del 20,2% per un totale di 830.447 unità, rispetto ai 1.040.027 veicoli dello stesso periodo del 2021. Si tratta dell’aprile più debole dal punto di vista dei volumi da quando vengono rilevati i dati, fatta eccezione per il 2020 colpito dal momento più duro della pandemia.
In particolare, le immatricolazioni delle vetture del gruppo Stellantis registrano un calo del 31% a 155.861 unità, rispetto alle 225.970 dello stesso periodo dell’anno precedente. La quota di mercato si attesta al 18,8% dal 21,7% di aprile 2021. Per quanto riguarda il quarto costruttore di auto al mondo, nato dalla fusione Fca-Psa, il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, ricorda che “i suoi stabilimenti ricoprono ruolo di rilievo in termini produttivi e occupazionali. È necessario quindi monitorare constantemente le scelte del gruppo e richiamarlo agli impegni assunti, come il governo sta facendo”. Il ministro ricorda poi la conferma arrivata dalla società sulle “future scelte industriali in Italia, che coinvolgono i vari stabilimenti, fra cui quello di Melfi”. Quest’ultimo “con una linea di produzione destinata a non subire riduzioni rispetto al passato, sarà il primo plant della galassia Stellantis a ospitare la nuova piattaforma elettrica denominata Stella Medium, specificatamente disegnata per l’elettrico puro BatteryElectric Vehicle (Bev)” e produrrà anche “quattro nuove vetture completamente elettriche, che impatteranno sui principali mercati domestici europei, nello specifico Italia, Francia e Germania”.
Una flessione a due cifre viene registrata in tutti e cinque maggiori mercati con l’Italia in testa -33%, Francia -22,6%, Germania -21,5%, Regno Unito -15,8% e Spagna -12,1%. Intanto, a pochi giorni dalla pubblicazione in Gazzetta del decreto sugli incentivi (con le prenotazioni per i contributi aperte oggi), Giorgetti rimarca che “a breve” sarà adottato un secondo Dpcm a sostegno dell’offerta, integrando “un composito piano di interventi per il settore”.
Per il momento “l’avvenuta pubblicazione del decreto sugli incentivi, a tre mesi dall’annuncio, è finalmente una buona notizia, ma non sufficiente a far ripartire velocemente il mercato”, sottolinea Andrea Cardinali, direttore generale dell’Unrae. “In Italia – aggiunge Paolo Scudieri, presidente di Anfia, – auspichiamo che l’avvio degli incentivi all’acquisto delle vetture a zero e a basse emissioni (elettriche, ibride plug-in ed endotermiche a basso impatto), incentivi tecnologicamente neutrali e con un orizzonte temporale di 3 anni, possa mettere fine all”effetto attesa’ e far ripartire le vendite”.
Allargando il quadro ai primi quattro mesi dell’anno, i volumi immatricolati raggiungono 3.583.587 unità, con una variazione negativa del 13% se confrontati con il 2021.