Milano, 15 lug. (LaPresse) – Gli indicatori congiunturali relativi al secondo trimestre segnalano rischi al ribasso per l’attività nella maggior parte delle economie avanzate ed emergenti. I corsi delle materie prime energetiche hanno segnato ulteriori marcati rialzi, soprattutto a causa della prosecuzione della guerra in Ucraina. Ne sono seguiti nuovi massimi per l’inflazione, anche sulla spinta dei prezzi dei prodotti alimentari. Le più recenti previsioni delle istituzioni internazionali anticipano per quest’anno un netto rallentamento del ciclo economico mondiale, che risente delle ripercussioni del conflitto, dell’erosione del potere d’acquisto delle famiglie e dell’impatto negativo dell’accresciuta incertezza sugli investimenti privati. È quanto si legge nell’ultimo bollettino economico di Bankitalia nell’ambito dell’esercizio previsivo coordinato dell’Eurosistema.
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