Rio de Janeiro (Brasile), 12 lug. (LaPresse/AP) – La deforestazione nell’Amazzonia brasiliana durante la prima metà del 2022 ha battuto tutti i record, a dimostrazione della crescente distruzione in atto sotto la presidenza di Jair Bolsonaro. Le immagini satellitari scattate tra gennaio e giugno mostrano 4.000 chilometri quadrati di foresta distrutta. Il dato più alto su sei mesi nei sette anni di rilevamento con la metodologia attuale. L’estensione è quattro volte quella della città di New York. Ciò che rende la statistica ancora più notevole è che il taglio delle foreste avviene durante la stagione delle piogge. La deforestazione è storicamente più elevata nella seconda metà dell’anno, più secca, quando è più facile accedere alle aree remote attraverso le strade non asfaltate della regione. In Brasile si terranno poi le elezioni presidenziali in ottobre, che di solito riducono l’applicazione della legge in Amazzonia. Bolsonaro correrà per un secondo mandato di 4 anni. Attualmente, secondo i sondaggi, è in svantaggio rispetto all’ex presidente Luiz Inacio Lula da Silva.
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