L'omicidio risale alla fine dello scorso mese di gennaio
È di Carol Malesi, 26 anni, il corpo della donna fatta a pezzi e ritrovata in 4 sacchi di plastica, a Borno, nel Bresciano, lo scorso 20 marzo. Un giallo durato quasi dieci giorni e un corpo reso irriconoscibile dall’assassino al punto che gli investigatori avevano diffuso elementi che potessero essere utili al suo riconoscimento: tatuaggi precisi che la vittima aveva addosso e la descrizione della sua corporatura.
All’alba i carabinieri di Brescia hanno fermato un uomo di 43 anni, Davide Fontana, su provvedimento emesso dal pm Lorena Ghibaudo. Fontana, interrogato per tutta la notte, alla presenza del suo avvocato, Stefano Paloschi, alla fine ha confessato. Ha ammesso di aver ammazzato la 26enne, con la quale, in passato, aveva avuto una breve relazione, alla fine dello scorso mese di gennaio. Il corpo di Carol Matesi è stato prima chiuso in un congelatore, nella casa della donna a Rescaldina, in provincia di Milano, posta sotto sequestro dagli inquirenti. Solo successivamente, Fontana, vicino di casa della donna, avrebbe fatto a pezzi il cadavere per renderlo irriconoscibile e se ne è disfatto gettandolo nella zona di Borno. Il ritrovamento del corpo, reso effettivamente irriconoscibile, è avvenuto con la segnalazione di un cittadino che aveva visto una mano fuoriuscire da uno dei sacchi.
L’auto della donna era passata, proprio nel giorno del ritrovamento del cadavere, nella zona di Borno, ma alla guida c’era Fontana che aveva le chiavi del veicolo e che, in precedenza, era stato fermato per controlli.
L’uomo, accusato di omicidio volontario aggravato, distruzione e occultamento di cadavere, si è recato dai carabinieri per fornire informazioni sulla scomparsa di Carol Malesi. Ma quello che ha raccontato era in contrasto con le indagini dei carabinieri. Al termine dell’interrogatorio ha confessato.
Agli inquirenti, Fontana ha raccontato che in pochi l’avevano cercata per tutto il tempo in cui di lei non si sono avute tracce e che era lui stesso a rispondere ai messaggi su Whatsapp, spacciandosi per Carol Malesi. A tutti Fontana, fingendosi ‘Charlotte Angie’, aveva detto di voler lasciare il mondo del porno per intraprendere una nuova carriera lontano dai riflettori.
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