Ilaria Salis, la 39enne attivista italiana a processo a Budapest con l’accusa di aver aggredito dei militanti di estrema destra, questa mattina è arrivata in tribunale in taxi assieme ai suoi genitori e per la prima volta non è stata portata in aula in manette e con le catene alle caviglie.
Oggi si tiene la terza udienza del processo a suo carico, rischia fino a 24 anni di carcere. Da ieri la donna è in un appartamento nella capitale ungherese, dopo che le sono stati concessi i domiciliari. Finora aveva trascorso oltre 15 mesi in prigione.