I soldi del calcio devono restare nel calcio. E’ il grido di allarme lanciato dal presidente della Lega Serie B Mauro Balata al termine dell’assemblea odierna, a proposito della legge di riordino dello sport che riguarda l’apprendistato in cui “vi è un comma che prevede la possibile redistribuzione delle risorse provenienti dalla mutualità di sistema, ovvero la quota di diritti tv che la Lega Serie A redistribuisce alle leghe inferiori, ad altre federazioni per altre finalità”. “Abbiamo chiesto immediatamente di inserirlo nell’ordine del giorno al prossimo consiglio Federale, il mondo del calcio deve opporsi con vigore e forza e chiederne l’abrogazione”, ha aggiunto. “Una norma che dovrebbe entrare in vigore il 1 gennaio 2023 e che colpisce il mondo del calcio in modo inaspettato, soprattutto chi usufruisce della mutualità come la Lega B per un importo del 6%. Riteniamo che su un tema così rilevante la Federazione debba sollevare un urlo di dolore, soprattutto in una fase di instabilità economica come questa”, ha dichiarato ancora Balata. “Se ci lamentiamo di un calcio che perde risorse e che ha subito le conseguenze della pandemia e della guerra, trovarsi di fronte a questa situazione è fuori dalla storia. E’ l’ora di mobilitarsi per l’abrogazione di questo comma”, ha concluso Balata.
Nel corso dell’assemblea odierna, i presidenti della serie cadetta hanno affrontato anche altri temi spinosi a partire dalla tanto attesa riforma dei campionati. “Noi crediamo vada fatta, abbiamo chiesto più volte di portare il tema anche all’approvazione del Consiglio Federale, poi lì si vedrà chi vorrà riformare il calcio italiano e chi no”, ha detto ancora Balata secondo cui “con un format a 20 squadre non è più possibile – anche visto il discorso sostenibilità – che la serie B subisca 4 retrocessioni e 3 promozioni”, ha aggiunto. “Inoltre riteniamo che le seconde squadre non debbano ottenere la promozione in B, il campionato abbraccia grandi e importanti città, territori storici, non mi pare giusto e non è ritenuto giusto dall’Assemblea”, ha aggiunto Balata. “Se un’altra Lega vuole continuare con questo progetto lo può fare, ma senza incidere su quelli che sono i nostri diritti e quello che è la nostra storia”, ha ribadito Balata con riferimento chiaro alla Serie A. Sul tema delle licenze nazionali, il presidente della Lega B ha confermato che “noi abbiamo mandato le nostre proposte, crediamo debbano esserci presidi unici”. Infine, secondo Balata “c’è l’urgenza di definire e ridisegnare anche la governance federale, visto che allo stato attuale noi e la Lega di A è come se non contassimo nulla”.
Nel corso dell’assemblea c’è stata anche l’elezione all’unanimità di Oreste Vigorito, presidente del Benevento, come nuovo vicepresidente della Lega B. Succede ad Adriano Galliani, promosso in Serie A con il Monza. “Congratulazioni al Presidente Oreste Vigorito. La sua esperienza e la sua visione contribuiranno alla crescita della Serie B”, ha twittato Balata. “Non chiediamo riforme per essere più bravi ma per far sì che questo sistema non sembri il vestito di Arlecchino, ogni anno una toppa”, ha dichiarato Vigorito dopo l’elezione appoggiando le rimostranze di Balata. “Bisogna fare un vestito da capo, trovare le giuste misure. La riforma dovrebbe servire a ridistribuire meglio le risorse e dare a tutti la possibilità di partecipare con eguale dignità”, ha aggiunto il patron del sodalizio sannita. “Noi vogliamo regolamentare il calcio, non siamo gli unici ma non possiamo farlo da soli”, ha concluso. Eletti anche i membri del nuovo Consiglio Direttivo, si tratta dei presidenti Corrado (Pisa), Mirri (Palermo), Vigorito (Benevento) e Zangrillo (Genoa) che si uniscono ai consiglieri Gualtieri, Neri, Messuti e Pizzigati. “Sarà una stagione dove avremo tantissime piazze storiche come Genoa, Cagliari, Palermo, Bari: sarà un campionato avvincente. Di sicuro l’interesse sulla Serie Big, come qualcuno ci ha definito, è altissimo”, ha concluso Balata.