Una nota del sindacato DirigentiScuola su certificati, positività e obblighi
Grande è la confusione, secondo DirigentiScuola, sulla posizione del personale scolastico non vaccinato, ma guarito dall’infezione da Sars-CoV-2. E’ quanto si legge in una nota del sindacato, che si chiede: “Fino a quale termine detto personale può ritenersi in regola con l’obbligo vaccinale? O, per dirla in altri termini, a partire da quando risulterà inadempiente, con tutte le conseguenze in termini di impossibilità a prestare servizio a contatto con gli alunni?”
Ad alimentare il caos, sostiene il sindacato, la recente nota dell’USR Marche, n. 9653 del 2.05.2022, che, nel fornire Indicazioni nella gestione del personale scolastico con certificato verde COVID-19 da guarigione, considera l’inadempienza trascorsi 90 gg dalla data di certificazione di positività (per chi non abbia ricevuto alcuna dose di vaccino o abbia contratto l’infezione entro i 14 gg dalla prima dose) o 120 gg dalla data di certificazione di positività (per chi abbia concluso il ciclo vaccinale primario).
La nota dell’USR Marche “è stata contestata anche negli ambienti della politica – si legge nella nota – tant’è che il presidente della Regione Marche Acquaroli e l’assessore all’Istruzione Latini hanno richiesto chiarimenti al Ministero, lamentando un’interpretazione restrittiva della normativa nazionale, che non prevede tali termini come tassativi. I 90 gg (o 120, a seconda dei casi), a dispetto dell’interpretazione fornita dall’USR Marche, dovrebbero essere considerati il termine minimo prima del quale non è possibile effettuare la vaccinazione, da eseguirsi poi entro un lasso temporale che dovrebbe tener conto anche della validità della certificazione verde per avvenuta guarigione che, ai sensi dell’art. 9 del DL 52/2021, è di 6 mesi”.
“Inaccettabile la sospensione immediata dei docenti ed il mancato rispetto dei termini previsti dalla norma alla quale la stessa nota rimanda. – ha dichiarato il presidente di DirigentiScuola Attilio Fratta – I dirigenti devono rispettare la norma o l’interpretazione dell’USR? Ovvero rischiare denunce o procedimenti disciplinari? Perché L’USR prima di emanare il provvedimento non ha sentito le organizzazioni sindacali? Non potevamo che reagire e chiedere un incontro di chiarimento che si è svolto ieri sera. Incontro che si è concluso con l’impegno del D.G. Dott. Filisetti di chiedere spiegazioni al Ministero.”
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