(LaPresse) In Italia, l’Abruzzo è la prima regione per la formazione universitaria negli istituti penitenziari che ha escluso la tassa regionale per il diritto allo studio per i detenuti. E gli iscritti sono passati dai 4 di due anni fa a 52 oggi. Gianmarco Cifaldi, garante ragionale dei detenuti, spiega che l’obiettivo è raddoppiare questo numero: “Il mio obiettivo è arrivare a oltre 100 ristretti iscritti ai nostri corsi di laurea”. Diversi i corsi a cui sono iscritti i detenuti nelle 8 carceri abruzzesi. “A Teramo abbiamo il corso di Scienze dell’alimentazione, ho partecipato anche al conferimento di un diploma di laurea, abbiamo corsi di sociologia e criminologia, dove insegno anche io, poi giurisprudenza a Teramo. All’Aquila scienze della formazione. Poi qualcuno vuole fare corsi a numero chiuso, lì diventa un po’ più complicato – ha continuato il garante specificando che alcuni vorrebbero iscriversi a scienze infermieristiche – C’è molto interesse. Spesso entro negli istituti e cerco di fare azione di promozione per l’iscrizione, a costo zero, e poi noi forniamo, come mondo universitario, tutto il supporto con colleghi che sono dentro, fanno lezioni, abbiamo predisposto delle piattaforme on line per aiutare a seguire le lezioni – ha concluso – A Teramo abbiamo dei detenuti che stanno completando il corso. Io nel carcere di Sulmona ho laureato un ristretto che ha una pena detentiva molto impegnativa, ora detenuto in altra regione”.