La 36enne statunitense indicò agli inquirenti Lumumba come il presunto autore del delitto

Amanda Knox è stata condannata dai giudici della Corte d’assise d’appello di Firenze a tre anni di reclusione e a cinque anni di interdizione dai pubblici uffici per il reato di calunnia nei confronti di Patrick Lumumba nell’ambito della vicenda giudiziaria per l’omicidio della studentessa inglese Meredith Kercher.

Con questa sentenza si è concluso l’appello bis resosi necessario dopo che la Corte di Cassazione aveva annullato la condanna a tre anni, disponendo il rinvio a un nuovo collegio giudicante. La 36enne statunitense è stata già assolta in via definitiva, insieme a Raffaele Sollecito, per l’assassinio della studentessa inglese avvenuto a Perugia la sera del 1º novembre 2007. Pochi giorni dopo il delitto, in un memoriale Knox indicò agli inquirenti Lumumba, all’epoca suo datore di lavoro in un pub perugino, come il presunto autore del delitto.

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