L'analisi dei dati Istat sul commercio estero relativi ai primi due mesi del 2022
Con un balzo del 21,6% è record storico per le esportazioni alimentari Made in Italy nel 2022 anche se a preoccupare sono gli effetti del conflitto in Ucraina che con i rincari energetici stanno colpendo i consumi a livello globale. È quanto emerge dall’analisi della Coldiretti sui dati Istat sul commercio estero relativi ai primi due mesi del 2022 con le esportazioni alimentari in aumento sul record annuale di 52 miliardi fatto registrare nel 2021.
In Germania che è il principale mercato dei cibi e bevande italiane si registra – sottolinea la Coldiretti – un aumento nel bimestre dell’11,1% mentre negli Stati Uniti che si classificano al secondo posto la crescita è del 21,9% e in Francia che chiude il podio del 17,9%. “Un vero boom – precisa la Coldiretti – si è verificato nel Regno Unito con un +39,5% nonostante la Brexit ma preoccupa il crollo del 29,5% in Cina dovuto probabilmente anche alle conseguenze della pandemia Covid.
A preoccupare sono gli effetti diretti ed indiretti della guerra con la chiusura dei mercati nei Paesi più direttamente coinvolti come la Russia che aveva messo a segno nel bimestre un aumento del 29% e dove sono scattate sanzioni che colpiscono le esportazioni di alcune specialità oltre il valore di 300 euro come tartufi, vini top e caviale si aggiungono le difficoltà all’export per i pagamenti”.
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