Nonostante le alte temperature il Covid non accenna a frenare. Al contrario, come mostra il monitoraggio settimanale Gimbe, i dati dall’8 al 14 giugno dicono che in sette giorni c’è stato un aumento dei contagi del 32,1% (160.751). Anche i decessi sono saliti del 6,1% (416). Scendono lievemente invece i ricoveri ordinari (-3,3%) e quelli in terapia intensiva (-16,4%).
A preoccupare è anche il fatto che diminuisca ancora il numero degli italiani che decidono di vaccinarsi. Sono quasi 5,4 milioni le persone ancora scoperte e le quarte dosi sono ferme al 38,2% per gli immunodepressi e al 18,1% per gli altri fragili.
“Inverte la tendenza la curva dei nuovi casi settimanali- dichiara Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe – che si attestano intorno a 160 mila con una media mobile a 7 giorni che sfiora quota 23 mila casi giornalieri”. Nella settimana scorsa l’incremento percentuale dei nuovi casi si registra in tutte le Regioni ad eccezione della Calabria: dal +17,4% della Basilicata al 91,5% della Provincia Autonoma di Bolzano. Rispetto alla settimana precedente, in 8 Province si registra una riduzione percentuale dei nuovi casi (dal -1,3% di Asti al -36,3% di Reggio di Calabria); salgono però da 22 a 99 le Province in cui si rileva un aumento (dal +1,3% di Trapani al +104,1% di Pordenone). Solo la provincia di Cagliari registra un’incidenza superiore ai 500 casi per 100.000 abitanti (532).
Il trend evidenziato dal rapporto settimanale Gimbe ha trovato conferme anche nei dati rappresentati nell’odierno bollettino del ministero della Salute. I nuovi casi di Covid-19 registrati nelle ultime 24 ore sono stati 36.573 e i morti sono stati 64.
Risultano ancora in aumento i letti occupati nei reparti di terapia intensiva dedicati ai pazienti Covid: al momento ci sono 192 pazienti in cura, 3 in più di ieri, con 20 ingressi nelle ultime 24 ore. Sono in crescita anche i pazienti ricoverati nei reparti ordinari: oggi le persone ricoverate sono 4.303, 85 in più rispetto a ieri.
La preoccupazione, con le vacanze estive alle porte, è che il contagio possa diffondersi ancora di più. Soprattutto dopo che il governo ha limitato ulteriormente le restrizioni e ha riservato l’obbligo di indossare la mascherina solo a treni e bus, escludendo gli aerei.