Roma, 20 lug. (LaPresse) – Sarà il voto sulle risoluzioni a determinare il futuro del Governo guidato da Mario Draghi. “Da lì – ragionano fonti dell’esecutivo – si capirà cosa intendono fare i partiti”. Al momento sono stati depositati due testi, uno della Lega a prima firma Roberto Calderoli e uno presentato da Pier Ferdinando Casini. Quello della Lega, si ragiona in ambienti di Governo, “chiede sostanzialmente un Draghi bis, che non è nelle cose e non è percorribile”, mentre la risoluzione presentata dall’ex presidente della Camera, che recita testualmente “udite le comunicazioni” del presidente del Consiglio “il Senato approva”, se approvata da tutta la maggioranza, darebbe il via libera al Governo per andare avanti. “Bisognerà capire anche cosa vuole la Lega – è la linea – perché se il M5S si sfila, che a sostituire il ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli sia il sottosegretario in carica (il leghista Gianmarco Centinaio, ndr) è nelle cose. Ma se il Carroccio parla di nuovi nomi e mette in mezzo Speranza e Lamorgese non è possibile”.

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