Milano, 21 lug. (LaPresse) – “Nei confronti di Berlusconi permane stima e riconoscenza, c’è però dispiacere e delusione per come sono andate le cose. Ritengo che queste scelte siano frutto più dei cattivi consiglieri che non del presidente Berlusconi, che nella sua vita ha dimostrato di essere lungimirante, paziente saggio. Ha sempre gestito il partito cercando di includere, quindi non riconosco l’agire e il metodo Berlusconi né in questa crisi né nella gestione ultima del partito”, conclude Gelmini.