Un ‘sistema di sistemi’, ovvero un insieme di velivoli capace di effettuare missioni sui cinque domini ovvero aria, terra, mare, cyber e spazio, e di ottenere effetti oggi inimmaginabili grazie ad azioni simultanee suggerite dall’Intelligenza Artificiale
Italia in prima linea per le tecnologie di difesa del futuro. E al Farnborough International Airshow, tornato a svolgersi dopo 4 anni di assenza nel Regno Unito, è arrivato l’accordo tra Leonardo e Bae Systems per il programma Future Combat Air System (FCAS), erede a livello operativo dell’Eurofighter ma tecnologicamente rivoluzionario. Infatti Fcas, che dovrebbe muovere i primi passi nel 2035, sarà un ‘sistema di sistemi’, ovvero un insieme di velivoli – che include sia caccia di nuova generazione, sia droni di varie dimensioni, sia effettori – capace di effettuare missioni sui cinque domini ovvero aria, terra, mare, cyber e spazio, e di ottenere effetti oggi inimmaginabili grazie ad azioni simultanee suggerite dall’Intelligenza Artificiale.
Il cervello del sistema – basato su tecnologia cloud, quindi diffuso – sarà in grado di raccogliere una grandissima mole di dati grazie a sofisticati sensori presenti sulle varie piattaforme in volo, ma anche su navi, postazioni dispiegate a terra, oltre che dallo spazio, dalla rete e anche da infrastrutture civili. Grazie a computer in grado di processare grandissimi mole di dati in pochissimo tempo, e usando algoritmi basati sull’intelligenza artificiale e dotati di auto-apprendimento, l’FCAS sarà in grado di fare una serie di azioni sincronizzate che permetteranno una difesa efficiente dalle minacce o satureranno la catena decisionale dei nemici in caso di attacco.
L’accordo annunciato a Farnborough riguarda il velivolo dimostratore del fighter: infatti, grazie alla progettazione attraverso un gemello digitale, sarà possibile fare diverse ipotesi senza ricorrere in costi di sviluppo. Alcune caratteristiche però sono già definite e riguardano la bassa osservabilità, e la capacità di poter funzionare come un vero e proprio computer in grado di ricevere e trasmettere informazioni e applicazioni. Molte di queste tecnologie sono già in fase di studio da parte di Leonardo, che collabora con i propri Leonardo Lab a livello territoriale con università, centri di ricerca, piccole e medie imprese e startup.
I campi di ricerca riguardano tra le altre cose i nuovi materiali, batterie ad altissima prestazione, gestione di sciami di droni, ma anche tutte le tecnologie digitali necessarie al funzionamento del sistema: intelligenza artificiale, big data analysis, high performing computing. Il digitale infatti è la chiave su cui Leonardo sta investendo in tecnologie altamente innovative e che avranno ricadute positive anche sulla vita di tutti i giorni.Infatti il Fcas è un progetto ambizioso che supporterà la competitività industriale dell’Italia e la sua autonomia strategica a livello internazionale.In un briefing con la stampa a Farnborough, Leonardo ha spiegato di poter dare un contributo chiave al progetto Fcas non solo in quanto partner dei più importanti programmi aeronautici internazionali, tra cui Typhoon, F-35, Eurodrone, ma anche grazie alla sua esperienza e capacità tecnologica in tutti gli altri quattro domini.
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