In arrivo “algoritmi open source” per guadagnare fiducia e battere gli spam bot
Twitter ci ripensa e dice sì all’uomo più ricco del mondo. Dal consiglio di amministrazione della piattaforma è arrivato, dopo una notte di trattative, il semaforo verde all’offerta di acquisto presentata da Elon Musk, 54,20 dollari per azione. Un’operazione dal valore di 44 miliardi di dollari, leggermente superiore ai 43 miliardi proposti dal ceo di Tesla undici giorni fa. “Il consiglio ha condotto un processo ponderato e completo per valutare la proposta con un focus deliberato su valore, certezza e finanziamento”, ha affermato il presidente di Twitter, Bret Taylor. “La transazione proposta fornirà un notevole premio in contanti e riteniamo che sia il miglior percorso da seguire per gli azionisti di Twitter”, ha aggiunto. Esulta, ovviamente, Musk: “La libertà di parola è il fondamento di una democrazia funzionante e Twitter è la piazza della città digitale in cui si dibattono questioni vitali per il futuro dell’umanità”, ha affermato in una nota. “Voglio migliorare Twitter con nuove funzionalità”, ha aggiunto, promettendo di rendere “gli algoritmi open source per guadagnare fiducia, battere gli spam bot, e autenticare tutti gli umani. Twitter ha un potenziale enorme, non vedo l’ora di lavorare con la società e la comunità degli utenti per sbloccarlo”. L’operazione sarà condotta attraverso un’entita finanziaria interamente controllata da Musk. Intanto, l’annuncio ha permesso a Twitter di chiudere in rialzo a Wall Street, con le quotazioni salite del 5,7%.
A fare cambiare idea al consiglio di amministrazione della società, l’annuncio del miliardario di avere messo da parte 46,5 miliardi di dollari in finanziamenti, assicurati da alcune banche, tra cui Morgan Stanley. Inizialmente, infatti, il board aveva adottato all’unanimità una strategia difensiva nota come ‘poison pill’ (pillola avvelenata). Stando alla nuova struttura, se una persona o un gruppo acquisisce la proprietà effettiva di almeno il 15% delle azioni ordinarie di Twitter senza l’approvazione del consiglio, gli altri azionisti potranno acquistare azioni aggiuntive a un prezzo di favore con l’obiettivo di diluire la partecipazione del potenziale acquirente.
“Ho investito in Twitter perché credo nel suo potenziale di essere la piattaforma per la libertà di parola in tutto il mondo, e credo che la libertà di parola sia un imperativo sociale per una democrazia funzionante – aveva detto Musk all’epoca dell’offerta – Tuttavia, da quando ho fatto il mio investimento mi rendo conto che l’azienda non potrà né prosperare né servire questo imperativo sociale nella sua forma attuale. Twitter ha bisogno di essere trasformato come una società privata”. Nelle ultime settimane, ha poi lanciato una serie di proposte per modificare la policy della società tra cui l’allentamento delle restrizioni sui contenuti – come le regole che sospendevano l’account dell’ex presidente Donald Trump – a liberare la piattaforma dai problemi con account falsi e automatizzati. “Il board di Twitter non è riuscito a trovare un cavaliere bianco e con il finanziamento di Musk dettagliato, l’orologio scocca la mezzanotte per il consiglio, motivo per cui sono iniziate le trattative per concludere un accordo”, spiega Dan Ives, che segue Twitter per la società d’investimento Wedbush Securities. Musk è la persona più ricca del mondo, secondo Forbes, con una fortuna di quasi 279 miliardi di dollari. Tuttavia, gran parte è legata alle azioni Tesla, di cui possiede circa il 17% ed è valutata a oltre 1 trilione di dollari, secondo FactSet, oltre a SpaceX, la sua compagnia aerospaziale.
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