Al Viminale il rituale in vista del voto dell'8-9 giugno
Il rituale in vista delle elezioni europee del 8 e 9 giugno è iniziato con il deposito dei simboli dei partiti al Viminale. C’è tempo fino a lunedì alle 16, ma già da domenica mattina gli arrivi sono stati continui e in serata sono circa una trentina quelli già depositati. Nel simbolo di Fratelli d’Italia campeggia ancora la fiamma tricolore, sotto il nome della premier, Giorgia Meloni, scritto a caratteri cubitali.
Il leader del M5S, Giuseppe Conte, nel pomeriggio deposita personalmente il contrassegno del Movimento, in cui spiccano la parola ‘pace’ e la data del 2050 che, come spiega lo stesso leader, è “l’anno della neutralità climatica”. Il M5S vuole offrire nelle sue liste “a tutti gli elettori dei nomi che corrispondono a storie e persone che saranno costruttori di pace in Europa”.Il primo simbolo a essere depositato, di prima mattina, è quello della lista Libertà di Cateno De Luca. A depositarlo Laura Castelli, che spiega: “Oggi siamo l’unica lista diversa da partiti tradizionali che racconta la verità perché è fatta da uomini e donne liberi”.
Poco dopo è stato il turno del segretario di +Europa, Riccardo Magi, che ha presentato il logo degli Stati Uniti d’Europa: “È il nostro simbolo – spiega – ma è anche il nostro programma politico: la destra di Meloni e di Salvini vuole un’Europa di piccole patrie in conflitto tra di loro, in concorrenza tra di loro. Noi vogliamo riformare l’Europa perché riesca a dare le risposte che oggi non riesce a dare”.Sono tanti e variegati, come sempre, i partiti e i movimenti che presentano loro simboli al ministero. C’è il simbolo di Azione (che contiene il nome Calenda e un riferimento a Renew Europe), Rassemblement Valdòtain, Contro sistema, Insieme liberi, Pci e Alternativa popolare. E vecchie conoscenze come il ‘Sacro romano impero cattolico’ presentato da Mirella Cece, secondo la quale “C’è una minaccia al genere umano, troppo odio e guerre”.
Altro ‘evergreen’ è Lamberto Roberti della lista Parlamentare indipendente, che spiega: “Sono l’unico candidato individuale con un simbolo depositato in Italia dal 2001: dopo una laurea in giurisprudenza ho fatto un test di Iq che era di 180. L’intelligenza va applicata e da 23 anni sto lavorando per questo”.In serata aumentano i simboli. Tra gli altri, nel pomeriggio arrivano il leader del M5S Giuseppe Conte, e il ministro degli Affari regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli, per depositare quello della Lega. Nella bacheca, a colpire è anche la presenza di ben due partiti ‘pirata’: il Partito Pirata Europeo e il Partito Pirata Italiano.Ma c’è anche chi rinuncia. “La ‘Dc con Rotondi’ non ha depositato il simbolo al Viminale. Alle elezioni europee non concorreremo con una nostra lista perché nessuna proiezione ci approssima al quorum.Siamo un partito presente ininterrottamente da ventuno anni sulla scena elettorale, ma alle elezioni europee non ci siamo mai presentati. Abbiamo sempre scelto di concentrare le nostre forze nel voto utile, e faremo anche stavolta cosi. Del resto il voto utile lo abbiamo inventato noi democristiani”, spiega Gianfranco Rotondi, presidente della ‘Dc con Rotondi’, annunciando che il partito non parteciperà alle Europee.
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