Doppietta Red Bull e disfatta Ferrari, con Leclerc sesto e Sainz fuori al primo giro: finisce nel peggiore dei modi il weekend di Imola che era iniziato come una festa per i ferraristi, con decine di migliaia di tifosi sugli spalti a formare una marea rossa. Alla fine però il Gran Premio dell’Emilia Romagna lo ha vinto Max Verstappen con la Red Bull, dominando dal primo all’ultimo giro dopo aver già portato a casa la gara sprint del sabato e conquistando anche il giro più veloce, facendo così un pieno di punti in ottica Mondiale mentre il suo rivale, il ferrarista Charles Leclerc, giunge solo sesto dopo un testacoda a nove giri dalla fine mentre lottava per la seconda piazza con Sergio Perez. È così il messicano compagno di team di Verstappen a chiudere secondo, davanti a un bravissimo Lando Norris, terzo con la McLaren, e alla Mercedes di Russell, quarto in un weekend in cui va invece tutto male al compagno più ‘blasonato’. Lewis Hamilton infatti è apparso sempre in difficoltà e in gara non si è mai mosso dal 14esimo posto. A punti anche Bottas, quinto con l’Alfa Romeo, Tsunoda, settimo con la Alpha Tauri, Vettel (Aston Martin) ottavo, Magnussen (Haas) nono e Stroll, decimo con la Williams. Ora Leclerc guida sempre il Mondiale piloti con 86 punti, davanti a Verstappen con 59 e Perez con 54. Tra i costruttori la Red Bull riguadagna terreno, a 113 punti contro i 124 della Ferrari.
Ovviamente c’è gioia in casa Red Bull: “Come team abbiamo fatto tutto bene e questa doppietta è meritata. La partenza è stata molto importante, ma poi anche valutare bene quando cambiare le gomme, ma siamo riusciti a gestire tutto”, dice Verstappen a fine gara. Mentre Leclerc fa mea culpa: “Onestamente questa stagione ho guidato molto bene fino adesso, oggi ho guidato bene fino a un mio errore che mi è costato sette punti, perché il terzo posto era nostro. È mia responsabilità, ho provato a spingere perché ho visto che potevo superare il secondo ma ho spinto troppo e ho perso il controllo”. Il team principal delle Rosse, Mattia Binotto, invita però a non abbattersi: “Lo spirito che hanno i nostri piloti è quello giusto, oggi non dobbiamo abbatterci solo perché una gara è andata male. Dobbiamo tenere il morale alto, oggi tutti gli episodi ci sono stati sfavorevoli”.
La domenica della Ferrari comincia malissimo: alla partenza Leclerc slitta sulla pista bagnata e perde due posizioni, superato da Perez e Norris, ma soprattutto un azzardo di Ricciardo lo porta a toccare l’altro ferrarista, Sainz, che finisce nella ghiaia. Per lui gara terminata al primo giro, una nuova delusione e questa volta davanti a decine di migliaia di tifosi ferraristi. “È un momento difficile – dirà lo spagnolo a fine gara – perché avevo voglia di fare questa corsa sul bagnato, poi già sono due gare consecutive che non faccio più di due giri e mi servirebbe quel rodaggio con la macchina. Ma questo sport è così, continuo a fare il mio lavoro e i bei momenti arriveranno”.
La gara prosegue e all’ottavo giro Leclerc sorpassa Norris accompagnato dal boato del pubblico. I primi tre non cambieranno più fino a nove giri dal termine, quando il ferrarista, in lotta con Perez per il secondo posto, spinge troppo, per sua stessa ammissione: perde il controllo e va a sfiorare le barriere, macchina danneggiata e sosta forzata ai box per cambiare l’ala. Il monegasco rientra nono e riesce a risalire almeno fino al sesto posto. Racimolando qualche punto che, in un Mondiale così combattuto, potrebbe comunque essere determinante alla fine.