Domenica si corre il Gran Premio del Giappone
L’uomo più cercato del paddock è quello attualmente senza un sedile per la stagione 2025. Paradossi di un weekend di Formula 1 che si apre all’insegna di Carlos Sainz, trionfatore a Melbourne e determinato a far bene anche in Giappone, pista stregata per la Ferrari – che a Suzuka non vince dal 2004 -, ma al tempo stesso una delle preferite in assoluto dallo spagnolo. “Si tratta di un circuito completo, che chiede il massimo tanto alla vettura che al pilota. Personalmente io trovo che le piste sulle quali se esci fuori dalle righe bianche perdi tempo siano le migliori. Qui è esattamente così e ogni errore viene pagato caro, visto che le barriere sono molto vicine. La prima serie di esse è meravigliosa, ma onestamente non c’è una curva che non mi piaccia. È una tracciato per piloti veri, e non vedo l’ora di salire in macchina per affrontarla”, ha evidenziato lo spagnolo, pezzo pregiato del mercato dopo l’annuncio del passaggio di Lewis Hamilton a Maranello dall’anno prossimo. “Sto parlando un po’ con tutti – ha sottolineato in conferenza stampa – E’ solo una questione di scendere nei dettagli e scegliere l’opzione migliore per me e per il mio futuro. Non ho alcuna novità da comunicare, l’unica cosa che posso dire è che ora è il momento di velocizzare un po’ la questione sperando di trovare una soluzione il prima possibile”. Nel frattempo Sainz si gode la crescita di una SF-24 che fa ben sperare anche in Giappone. “In Australia siamo stati molto forti ma pensiamo di essere ancora un paio di decimi dietro la Red Bull – ha ammesso – C’è bisogno di un aggiornamento, specialmente su piste come Suzuka, per lottare con loro”.
Maranello porterà qualche novità più avanti, ma dopo la doppietta in Australia e l’incoraggiante inizio di stagione il morale è comunque alto. “Credo che dobbiamo essere soddisfatti del nostro inizio di campionato, anche se non possiamo fermarci e dobbiamo continuare a lavorare. Credo che sia stato fatto un grande lavoro a Maranello nel corso dell’inverno, perché la SF-24 è un passo avanti notevole rispetto alla vettura dello scorso anno. In gara poi in Bahrain e in Arabia Saudita come squadra abbiamo raccolto il massimo e in Australia abbiamo approfittato al meglio del passo falso dei nostri avversari non lasciando sul tavolo nemmeno un punto – ha sottolineato Charles Leclerc – Ovviamente non ho ancora conquistato la vittoria, e questo resta il mio primo obiettivo a breve termine, ma credo che abbiamo massimizzato il nostro potenziale”. Le Ferrari dovranno però fare i conti sulla voglia di rivalsa di Max Verstappen, intenzionato a dettar nuovamente legge nel circus dopo il guasto che l’ha tolto dai giochi nelle battute iniziali della corsa di Melbourne. “Avevamo avuto qualche sentore sabato che le cose non andavano come dovevano, poi abbiamo capito che era un problema alla pinza dei freni ma non vedevamo un guasto evidente alla vettura – ha spiegato l’olandese – E’ sempre brutto ritirarsi, ora andiamo avanti, abbiamo imparato qualcosa, speriamo che il problema non si verifichi più. Se sono preoccupato per Suzuka? No”. La competitività della Red Bull e gli oltre 40 secondi rifilati pochi mesi fa a entrambe le Ferrari in Giappone lasciano tranquillo il campione del mondo in carica.
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