Oltre 100mila eventi e toni quantomai evocativi per testimoniare la ripartenza post-pandemia
Un evento da record per sottolineare il peso specifico della musica e la sua forza culturale. Il tutto in nome dell’ambiente. È con il titolo ‘Recovery Sound Green Music Economy’, dai toni quantomai evocativi per testimoniare la ripartenza post-pandemia, che ‘risorge’ dopo due anni ‘in sordina’ a causa dell’emergenza sanitaria, la ‘Festa della Musica’ in tutta la sua pienezza. Giunta alla 28ma edizione, la tradizionale iniziativa del 21 giugno (solstizio d’estate) che quest’anno sarà dedicata all’europarlamentare David Sassoli, nell”Anno europeo dei giovani’, mostra numeri da primato: 741 città partecipanti, 918 strutture organizzative, 35mila artisti iscritti 25.300 operatori e tecnici impiegati ed oltre 10mila eventi. Testimonial dell’evento la cantante Malika Ayane, che il 21 giugno presso la Piazza d’Armi di Castel Sant’Elmo, alla Certosa di San Martino, sulla collina del Vomero, nell’ambito dell’Ecofest Napoli, si esibirà in concerto diffondendo il senso e il valore della Festa.
“È stato molto facile prestare il volto e la voce per una manifestazione come questa. La musica è un bene primario. Noi parliamo della Festa ma nella realtà dei fatti, quello della musica è un segmento che ha lottato in questi due anni, per questa estate è stato difficile trovare non solo musicisti ma anche maestranze, perché molti hanno dovuto lasciare e trovare un’altra strada”, ha dichiarato l’artista nel corso della conferenza stampa svoltasi al Mic. “Mi auguro che questo evento così importante serva a portare alla musica il riconoscimento che merita. Un messaggio per dire come la musica sia un pilastro della nostra industria”, ha aggiunto la cantante. Tra gli eventi di cartello, da segnalare il concerto ‘C’era un grande prato rock’, in calendario il 18 giugno Villa Pamphilij, a Roma, in occasione dei 50 anni dalla ‘woodstock italiana’ del 1972 proprio a Villa Pamphilij, e nel Parco archeologico di Selinunte. Ma la musica risuonerà anche nelle metropolitane e negli aeroporto con Eugenio Finardi che si esibirà a Malpensa.
“Finalmente la Festa della Musica è diventato un appuntamento riconoscibile e permanente, dopo le edizioni segnate da pandemia e lockdown”, è il video messaggio del ministro Dario Franceschini. Per Dadone “il ‘Recovery Sound’ sarà una bellissima occasione per godere della musica live di cui tutti hanno bisogno dopo due anni di restrizioni, ma soprattutto per godere dei luoghi straordinari dove la festa avrà luogo. Tornare a vivere le piazze e i luoghi di aggregazione nel modo in cui solo gli eventi dal vivo sanno offrire deve essere l’obiettivo principale. Il 2022 sarà connotato dal binomio giovani-cultura”, ha aggiunto il ministro per le politiche giovanili, Fabiana Dadone. Musica dunque come simbolo di rinascita, dorsale economica del Paese, da promuovere in tutte le sue forme con l’obiettivo di far diventare le città aderenti palcoscenici naturali dove ascoltare e ballare ogni tipo di composizione. Questa ‘missionì servirà anche a ridare una spinta all’intero settore, reduce da due anni tutti in salita. “Il Covid ha lasciato delle profonde ferite all’indutria della musica. Dai 443 milioni del 2019 al botteghino si è passati a 48 milioni nel 2020 e a 100 del 2021 con una perdita per l’industria di 700 milioni”, ha sottolineato Licia del Greco, direttore Divisione Innovazione e Strategia della Siae. “E’ un settore che ha sofferto molto – ha concluso – Sono stati due anni difficili anche per gli operatori dello spettacolo che abbiamo cercato di sostenere. Lasciando alle spalle quello che è il Covid, è meraviglioso rivedere una ripartenza come momento di condivisione. Questi dati ci dicono che c’è sempre più voglia di fare cultura”.
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