Il previsto testa a testa fra Emmanuel Macron e Marine Le Pen non c’è stato. I due, come da pronostico, si sfideranno al secondo turno delle elezioni presidenziali francesi ma il presidente uscente, secondo gli exit poll, si presenterà ai nastri di partenza in vantaggio di almeno quattro punti (28% a 24%). Per entrambi si tratta di un miglioramento rispetto a cinque anni fa quando il leader di ‘En Marche’ si fermò al 24% mentre la presidente del ‘Rassemblement National’ fece registrare il 21,4% dei consensi. L’astensione è stata del 26%, quattro punti in più rispetto all’ultima tornata elettorale per l’Eliseo. Al terzo posto si piazza Jean-Luc Melenchon, candidato della sinistra radicale. Per lui un ottimo 20% dei consensi, specie nella fascia di età 18-34 anni dove risulterebbe il più votato. Quarta piazza per Eric Zemmour, l’ex giornalista di estrema destra sarebbe al 7% delle preferenze. Crollano definitivamente i partiti tradizionali con la candidata dei Repubblicani, Valérie Pécresse, al 5% e quella dei socialista Anne Hidalgo ancora più in basso al 2%.
Macron però non canta ancora vittoria. “Nulla è ancora deciso, le prossime due settimane saranno decisive per la Francia e per l’Europa”, dice ai suoi sostenitori che lo acclamano. Il presidente uscente invita tutti i francesi a “unirsi a noi” annunciando la volontà di creare un “grande movimento politico di unità e di azione”. I destinatari del messaggio sono Anne Hidalgo, Yannick Jadot, Valérie Pécresse e Fabien Roussel che hanno pubblicamente invitato a votarlo al ballottaggio.
Marine Le Pen fa appello a tutti quelli che non hanno votato per Emmanuel Macron a “unirsi al nostro Rassemblement”. La promessa è quella di “rimettere in ordine la Francia” nei prossimi cinque anni. Risponde in maniera positiva Eric Zemmour che dà indicazioni di voto per Le Pen, porta sbattuta in faccia invece da parte di Jean-Luc Melenchon. “Sappiamo per chi non voteremo mai. Non bisogna dare un solo voto alla signora Le Pen”, dice senza giri di parole. Proprio i sostenitori del terzo classificato potrebbero essere l’ago della bilancia del secondo turno. Pure Macron ne è consapevole tanto da dedicare a loro un passaggio del suo discorso parlando di “alcuni” che lo sosterranno al secondo turno “per bloccare l’estrema destra”.
In attesa dei risultati definitivi tutto è già proiettato verso il 24 aprile e il bis della sfida Macron-Le Pen. Cinque anni fa per l’attuale inquilino dell’Eliseo fu un vero trionfo con il 66% dei voti. In questa occasione, secondo le prime rilevazioni dei sondaggisti, il vantaggio sarebbe 54% a 46%. Un margine comunque sufficiente per tenere saldamente nelle sue mani la Francia.