Gas: Fmi, con stop da Russia fino a -6% Pil in Europa

Torino, 19 lug. (LaPresse) – Se si dovesse verificare uno stop al gas russo, un approccio frammentato alle fonti di approvvigionamento suggerisce che l’impatto negativo sul Pil sarebbe particolarmente significativo, fino al 6% per alcuni paesi dell’Europa centrale e orientale in cui l’intensità del consumo di gas russo è elevata e le forniture alternative sono scarse, in particolare Ungheria, Repubblica slovacca e Repubblica Ceca. L’Italia dovrebbe inoltre affrontare impatti significativi a causa della sua elevata dipendenza dal gas nella produzione di elettricità. È quanto rileva il Fondo monetario internazionale in un report. Gli effetti su Austria e Germania, viene precisato, sarebbero meno gravi ma comunque significativi, a seconda della disponibilità di fonti alternative e della capacità di ridurre i consumi domestici di gas. L’impatto economico sarebbe moderato, forse inferiore all’1%, per altri paesi con accesso sufficiente ai mercati internazionali del Gnl. Con un approccio integrato al mercato l’impatto a oggi potrebbe essere stato pari a una riduzione dello 0,2% per l’attività economica dell’Unione europea nella prima metà del 2022.

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