In un’operazione speciale condotta dal Servizio di sicurezza ucraina è stato arrestato Viktor Medvedchuk, oligarca e deputato dell’opposizione filo russa della ‘Piattaforma di opposizione – Per la vita’. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato la cattura postando sui social un’immagine di Medvedchuck ammanettato e il servizio di sicurezza ha rimarcato che indossava un’uniforme dell’esercito ucraino come “travestimento”.
Zelensky ha proposto alla Russia uno scambio di prigionieri: il rilascio del più stretto alleato di Putin in ucraina per “ragazzi e ragazze ucraini che ora sono prigionieri della Russia”.
Medvedchuk, 67 anni, per anni è stato tollerato perché considerato un importante canale di comunicazione con il Cremlino. Putin è padrino di una figlia dell’uomo d’affari arricchitosi grazie agli interessi petroliferi russi e alla sua vicinanza al Cremlino. Medvedchuk è sospettato di tradimento in due procedimenti penali. Nel maggio 2021 è stato accusato di saccheggio di risorse nazionali nella Crimea occupata, divulgazione di segreti di Stato e attività sovversive contro l’ucraina. A ottobre nuove imputazioni per forniture di carbone e rapporti con organizzazioni considerate terroristiche in Donbass.
Medvedchuk ha più volte descritto le accuse contro di lui come “repressione politica”; era agli arresti domiciliari, da cui è fuggito durante i primi giorni dell’invasione russa.
Il suo yacht di 93 metri da 200 milioni di dollari, il Royal Romance, è stato sequestrato in Croazia a marzo, mentre a gennaio gli Stati Uniti hanno sanzionato Medvedchuk con l’accusa di essere coinvolto in un complotto per istituire un governo collaborazionista russo.