“Una affermazione di coraggio e tenacia che va apprezzata”. Con queste parole il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha salutato in un messaggio l’apertura della 60esima edizione del Salone internazionale del Mobile, l’appuntamento più atteso nel settore dell’arredamento e del design tornato dopo la pandemia in versione estesa nei padiglioni di Rho Fiera Milano. Presente al taglio del nastro il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, che ha incoraggiato gli imprenditori a investire e lo Stato ad assecondarne “le aspirazioni e i sogni”, ma senza pretendere di sostituirli.
La cerimonia inaugurale si è aperta con il ricordo di Gastone Faraoni, l’imprenditore trevigiano di 64 anni morto sabato mentre stava allestendo lo stand della sua azienda, dopo essere caduto da una scala di 4 metri. Il ministro della Pari opportunità, Elena Bonetti, ha elogiato “lo stile con cui il sistema imprenditoriale italiano sta reggendo l’urto della crisi” in Ucraina, parlando del mondo dell’arredo e del design come un “modello di sviluppo sostenibile”. Un impegno, quello legato al green, testimoniato dalla ratifica da parte dell’Onu dell’adesione al Global Compact della filera del legno-arredo italiano.
“Essere qui per la 60esima edizione del Salone del Mobile è un traguardo, non scontato, di cui essere fieri” ha evidenziato il presidente di Federlegno Arredo Claudio Feltrin, che pur rilevando un inizio del 2022 sotto i migliori auspici, dopo gli eccellenti risultati segnati nel 2021 dal comprato, non ha nascosto la preoccupazione per la scarsità del legname, importato all’80% dall’estero.
All’edizione 2022 del salone partecipano 2.173 espositori, il 27% proveniente da 29 Paesi esteri – soprattutto da Europa, Stati Uniti e Canada ma anche da Arabia Saudita, India, Sud Est Asiatico – e distribuiti in 20 padiglioni. Numerosa l’affluenza ai tornelli nel primo giorno. Il presidente della Regione Attilio Fontana ha messo in risalto il ritorno alla normalità della kermesse, “nella sua forma più completa” dopo lo stop del 2020 e l’esperienza del Supersalone in versione ridotta, organizzata 9 mesi dall’architetto Stefano Boeri, a causa dell’emergenza Covid.
“Diamo il bentornato al Salone”, un “grande evento in presenza” con tutta la città che “partecipa alla festa del design” ha detto il sindaco di Milano Giuseppe Sala. La fiera e la Design Week “sono la vetrina di questa città, che portano gente del mondo a Milano e portano Milano nel mondo”, ha sottolineato il sindaco.
“Siamo ancora in un periodo incerto – ha poi aggiunto – non sappiamo se ci sarà qualche strascico pandemico in autunno e non sappiamo quali saranno gli esiti della guerra in Ucraina. Viviamo in una situazione di emergenza, in cui gestiamo al meglio quello che abbiamo, dobbiamo essere molto concreti. Milano è pronta a fare la sua parte. Per il presidente di Fondazione Fiera Enrico Pazzali, “anche il Fuorisalone con i suoi 800 e più eventi saprà dare a Milano quella spinta necessaria per un definitivo ritorno alla normalità dopo due anni di pandemia”.
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