La crisi energetica mette il turbo alle importazioni dell'Italia dai Paesi Extra Ue a febbraio
La crisi energetica mette il turbo alle importazioni dell’Italia dai Paesi Extra Ue a febbraio. C’è un marcato incremento tendenziale delle importazioni italiane dai paesi extra UE in larga misura dovuto agli acquisti di prodotti energetici, soprattutto da Russia e paesi OPEC. Un import che schizza del 228,2% su base annuale. Un dato che riguarda il mese in cui è scoppiata la guerra, il 24 febbraio, e che emerge dalla rilevazione Istat.
Più in generale l’export verso i Paesi Extra Ue cresce su base annua del 21,0%.
L’aumento, generalizzato, è particolarmente accentuato per energia (+150,5%). L’import registra una crescita tendenziale, su mese, più intensa (+69,5%), anch’essa diffusa. E, appunto, pesa eccezionalmente la voce energia, con quel vistoso +228,2%.
A febbraio 2022 l’Istat stima, per l’interscambio commerciale con i paesi extra Ue, un aumento congiunturale per entrambi i flussi, più ampio per le importazioni (+9,8%) rispetto alle esportazioni (+1,9%).
L’incremento su base mensile dell’export è dovuto all’aumento delle vendite di energia (+34,9%), beni di consumo non durevoli (+7,0%) e beni intermedi (+3,4%) mentre diminuiscono le esportazioni di beni strumentali (-6,1%) e, in misura contenuta, di beni di consumo durevoli (-0,3%). Dal versante dell’import, la crescita congiunturale è determinata principalmente dall’energia (+23,7%).
Si amplia notevolmente il deficit energetico mentre il saldo nell’interscambio di prodotti non energetici è ampiamente positivo, per quanto in diminuzione rispetto a un anno prima. A febbraio il disavanzo commerciale con i paesi extra Ue è pari a 1.555 milioni, a fronte di un avanzo di 4.149 milioni dello stesso mese del 2021. Il deficit energetico (-7.183 milioni) è molto più ampio rispetto a un anno prima (-2.105 milioni). L’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici è pari a 5.628 milioni (era 6.254 milioni a febbraio 2021).
Sempre a febbraio si rilevano aumenti su base annua dell’export verso tutti i principali paesi partner extra Ue27: i più ampi riguardano paesi Opec (+38,6%), Turchia (+25,9%), Stati Uniti (+24,4%), paesi MERCOSUR (+22,9%) e Regno Unito (+22,5%).<br
C’è anche un capitolo con focus su Mosca, nei dati sul commercio estero extra Ue a febbraio. Gli acquisti dalla Russia a febbraio registrano un incremento tendenziale eccezionalmente elevato (+252,2%). Molto sostenuta è anche la crescita su base annua delle importazioni da paesi OPEC (+74,0%), India (+64,1%) e Stati Uniti (+60,0%). Diminuiscono le importazioni dal Regno Unito (-2,3%).
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