Anche di fronte a scenari internazionali complessi continua la crescita, e viene dimostrata così la solidità del gruppo. Questo il quadro che viene dipinto dai numeri del primo semestre 2022 di Italgas. Numeri che portano l’amministratore delegato Paolo Gallo a confermare gli obiettivi del Piano industriale, e a far presente che sia sul fronte dell’inflazione che su quello della riduzione delle forniture di gas – come proposto dall’Unione europea – non ci saranno impatti, e che anzi l’inverno potrebbe non essere così critico come invece viene ritenuto da più parti.
Il bilancio dei primi sei mesi dell’anno: ricavi in crescita del 6,3% a 707,4 milioni di euro, margine operativo lordo salito del 4,9% a 513,3 milioni, utile operativo del 5,9% a 296 milioni, utile netto rettificato attribuibile al gruppo in progresso del 6,9% a 188,3 milioni, investimenti tecnici a quota 374,4 milioni.
Passi avanti anche sul fronte sostenibilità: riduzione del consumo di energia del 14% e taglio delle emissioni di CO2 del 21,3%, aumento del 35,4% delle ispezioni della rete su 47.667 chilometri, rilevando il 43,7% in meno di fughe di gas, pari a 49,02 metri cubi al km. Secondo Gallo “l’innovazione tecnologica si conferma il principale abilitatore” per “anticipare il cambiamento, trasformare la nostra operatività e migliorare il servizio in termini di qualità e efficienza”; contemporaneamente, questo “consentirà di raggiungere obiettivi di sostenibilità sempre più rilevanti, contribuendo in maniera significativa ai target del RepowerEU”.
Investimenti per spingere verso la transizione digitale e quella ecologica: con “oltre 370 milioni di euro” si stanno realizzando “la trasformazione digitale della rete, sempre più smart, capillare e flessibile al servizio della transizione energetica e della decarbonizzazione dei consumi”; e per esempio in Sardegna prosegue l’impegno “per la completa metanizzazione dei territori in concessione” con il network, che “si estende per circa 1.500 chilometri di reti intelligenti”, è che “già oggi” è “il più all’avanguardia del Paese”, e “in grado di accogliere biometano e idrogeno”.
I risultati del primo semestre 2022 confermano poi “la solidità di un gruppo capace di continuare a crescere in maniera ininterrotta nonostante uno scenario caratterizzato da condizioni economico-sociali e geopolitiche sempre più complesse”; ne emerge un bilancio “pienamente in linea con gli obiettivi del Piano industriale”. Quanto al capitolo gas e alla proposta Ue di riduzione del 15%, Gallo fa presente che “il prossimo inverno non sarà così critico per l’Italia come qualcuno potrebbe pensare”, e che le eventuali “misure dovrebbero essere discusse a livello politico, ma da un punto di vista tecnico non c’è bisogno per l’Italia di una riduzione di quel tipo”; e in ogni caso “non vediamo alcun impatto su Italgas”.