L’atteso attacco iraniano su Israele, come rappresaglia per il raid dello Stato ebraico sul consolato di Teheran a Damasco, è stato effettuato nella notte. Il portavoce dell’Idf, il contrammiraglio Daniel Hagari, ha affermato che il 99% dei circa 300 proiettili lanciati dall’Iran contro Israele durante la notte sono stati intercettati dalle difese aeree. “Si tratta di un risultato strategico molto significativo – ha dichiarato – la minaccia iraniana si è scontrata con la superiorità aerea e tecnologica dell’Idf”. Le forze di difesa israeliane hanno spiegato che Teheran ha lanciato circa 170 droni contro Israele, e nessuno è entrato nello spazio aereo dello Stato ebraico. Inoltre sono stati lanciati 30 missili da crociera e 120 missili balistici. Alcuni fra questi hanno raggiunto la base aerea di Nevatim nel sud di Israele che ha subito “lievi danni” alle infrastrutture, ma continua a svolgere i suoi compiti.
“Li abbiamo intercettati, li abbiamo respinti. Insieme vinceremo”, ha scritto sui social il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu. Il servizio di emergenza israeliano ha affermato che non ci sono segnalazioni di feriti “diretti” a causa degli attacchi iraniani ma 31 persone sono state curate per aver subito ferite lievi mentre si dirigevano verso i rifugi o che hanno avuti attacchi di panico durante gli attacchi di droni e missili. Inoltre una bambina di 7 anni ha subito un grave trauma cranico a causa delle schegge di un missile lanciato per intercettare un proiettile iraniano. Il presidente americano Joe Biden ha ribadito che il sostegno americano a Israele è “incrollabile” ma, allo stesso tempo, ha precisato che gli Stati Uniti non sosterranno alcun contrattacco israeliano contro l’Iran dopo l’azione di questa notte.
Appelli alla moderazione sono arrivati anche dall’Unione Europea e dalla Cina. Pechino ha espresso “profonda preoccupazione” per l’escalation e ha chiesto ai Paesi “influenti” nella regione di svolgere un ruolo costruttivo per la pace. Intanto la Presidenza italiana del G7 ha convocato per il primo pomeriggio di oggi una videoconferenza a livello leader, per discutere dell’attacco iraniano contro Israele. L’Iran, tramite una lettera inviata dal suo rappresentante alle Nazioni Unite, ha dichiarato che l’azione è stata portata avanti “sulla base dell’articolo 51 dell’Onu relativo alla legittima difesa”. Per Teheran la questione “può dirsi conclusa” ma “se il regime israeliano dovesse commettere un altro errore, la risposta dell’Iran sarebbe notevolmente più severa” e porterebbe a un conflitto con “il regime canaglia israeliano”, dal quale gli Stati Uniti “devono stare lontani”. Israele, secondo quanto riportano i media locali, non ha ancora preso nessuna decisione sull’eventuale risposta. Tutto sarà esaminato in un Gabinetto di guerra convocato per il pomeriggio.