Assoluzione con formula piena perchè non c'è favoreggiamento dell'immigrazione clandestina
Nessun favoreggiamento dell’immigrazione clandestina da parte dell’associazione Baobab Experience di Roma. La decisione arriva dal giudice che ha assolto con formula piena, perché ‘il fatto non sussiste’, il presidente, Andrea Costa, e altri due volontari dell’organizzazione che da anni aiuta i migranti. I tre erano finiti sotto inchiesta per aver aiutato nove migranti, comprando loro un biglietto per lasciare l’Italia.
Soddisfatto il difensore di Costa, avvocato Francesco Romeo, secondo il quale “è un’assoluzione dovuta, raggiunta attraverso una lettura costituzionalmente corretta della norma sul reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina”. Mentre Costa commenta: “Ora c’è qualcuno che ha messo nero su bianco che la solidarietà non è un reato” e assicura: “Continueremo ad aiutare le persone che hanno bisogno”.
La vicenda risale al 2016, quando l’associazione aiutò nove migranti acquistando i biglietti per passare la frontiera di Ventimiglia e andare in Francia: “otto ragazzi sudanesi e un ragazzo ciadiano – racconta Baobab – in fuga dalle violenze dei rispettivi paesi, sgomberati, umiliati e abbandonati a Roma da un’amministrazione ostile”.
“In quella circostanza, come in altre migliaia di circostanze simili, i volontari e le volontarie di Baobab Experience hanno offerto il loro supporto per identificare il biglietto del treno o del bus più economico – spiega l’associazione – per contribuire all’acquisto dei titoli di viaggio per coloro che non possiedono le risorse economiche per sostenere il costo di un biglietto, per preparare kit con l’essenziale per affrontare lo spostamento, contenente un pranzo al sacco e prodotti per l’igiene”.
Tanti i commenti solidali indirizzati all’associazione dopo la sentenza. La ong Sea Watch parla di “accuse assurde”, mentre l’Arci evidenzia: “Si conferma il principio che chi aiuta non può essere accusato di favoreggiamento all’immigrazione clandestina, come afferma anche una sentenza della Corte costituzionale”. E il segretario nazionale di Sinistra italiana, Nicola Fratoianni chiosa: “Non avevamo dubbi che le attività del Baobab, di Andrea Costa e dei volontari dell’associazione non solo fossero e siano lecite, ma giuste e necessarie”.
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