Premi Nobel e youtuber, ministri e cantanti, manager di fama internazionale e comici. Con l’edizione numero 17, il Festival dell’economia di Trento cambia formula. Per la prima volta infatti accanto al rigore del linguaggio tecnico scientifico della politica economica, il nuovo format ideato dal Gruppo 24 Ore parla di finanza e impresa anche ai giovani e alle famiglie. Da giovedì a domenica, 200 eventi indagheranno dunque tra le pieghe di criticità e sfide del ‘Dopo la pandemia, tra ordine e disordine’. Con 75 relatori accademici, 20 tra i più importanti economisti del mondo, 26 rappresentanti delle istituzioni europee, 9 Nobel, 10 ministri del governo Draghi e 36 capitani d’industria il Festival promosso da Provincia, Comune e Università di Trento stimolerà il dibattito tra le menti più brillanti del mondo scientifico, gli opinion leader di riferimento e importanti esperti delle più diverse discipline per analizzare com’è cambiato il mondo dopo la pandemia e con la guerra in Ucraina ancora in corso.
Tra Pnrr ed economie dei territori, dialoghi con il Commissario europeo per gli affari economici e monetari Paolo Gentiloni e il presidente di Confindustria, Paolo Bonomi, a cui saranno affidate le conclusioni della kermesse, si inserisce il fuori Festival. Un calendario di incontri pensati per ispirare, dare forza a nuove idee, esplorare visioni inattese, formare e intrattenere in modo intelligente il pubblico degli studenti, dei giovani e delle famiglie. Protagonisti, quei cantanti che con la loro creatività hanno dato nuovo impulso al mondo musicale e artistico come HU, Fausto Zanardelli del duo indie pop-rap italiano Coma_Cose, e il due volte vincitore del Festival di Sanremo, Mahmood.
Da Trento si aprirà quindi un dibattito trasversale sul futuro del Paese e dell’Europa anche grazie alle visioni di Nobel come Oliver D. Hart, ispiratore della teoria dei contratti, Daniel McFadden che ha sviluppato i metodi per l’analisi dei modelli di discrete choice, Edmund Phelps, ideatore delle analisi delle relazioni intertemporali della politica macroeconomica, e Muhammad Yunus, Premio per la pace 2006 per l’impegno nel creare lo sviluppo economico e sociale dal basso. Sarà il Festival delle idee e del confronto, dell’economia da ridere con i principali protagonisti di Zelig e le direttrici ‘Per una nuova filosofia dello sviluppo, tra etica e spiritualità’, dialogo d’apertura tra la scrittrice Silvia Avallone e il cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio consiglio per la cultura.