Circa 50 studenti sono stati arrestati all’Università di Yale, in Connecticut (Usa) nel corso delle proteste pro Palestina che stanno agitando diversi campus negli Stati Uniti. Secondo le denunce degli studenti di fede ebraica, alcune delle proteste hanno assunto un carattere antisemita. Le 47 persone arrestate si erano rifiutate di sgomberare la Beinecke Plaza di Yale, dove da venerdì era stato allestito un accampamento improvvisato.
Arresti anche alla New York University nell’ambito delle proteste pro palestinesi che stanno attraversando diverse università degli Stati Uniti nel contesto della guerra di Israele nella Striscia di Gaza, che va avanti dal 7 ottobre scorso a seguito dell’attacco di Hamas nel sud dello Stato ebraico. Dopo gli arresti della scorsa settimana alla Columbia University di New York, i manifestanti pro-palestinesi hanno allestito accampamenti in altri campus del Paese, fra cui l’Università del Michigan, il Massachusetts Institute of Technology (MIT) e l’Università del North Carolina, nonché all’università di Yale in Connecticut, dove ieri sono stati effettuati una cinquantina di arresti, e appunto anche alla New York University. Qui un accampamento allestito dagli studenti è cresciuto fino a raggiungere centinaia di manifestanti nel corso della giornata di lunedì: l’università ha riferito di aver avvertito la folla di andarsene, poi ha chiamato la polizia dopo che sono scoppiati disordini e l’ateneo ha detto di essere venuta a conoscenza di segnalazioni di “canti intimidatori e diversi incidenti antisemiti”. Poco dopo le 20:30 ora locale gli agenti hanno iniziato ad arrestare le persone. La Columbia ha cancellato le lezioni presenziali e i cancelli di Harvard Yard sono rimasti chiusi al pubblico lunedì.
Le proteste hanno messo gli studenti l’uno contro l’altro: da una parte gli studenti filo-palestinesi chiedono alle loro università di condannare l’assalto di Israele a Gaza e di disinvestire dalle aziende che vendono armi a Israele; dall’altra alcuni studenti ebrei affermano che molte delle critiche a Israele hanno sconfinato nell’antisemitismo e li hanno fatti sentire insicuri, sottolineando che Hamas ha ancora nelle sue mani gli ostaggi presi durante l’invasione del 7 ottobre. “È davvero scandaloso che l’università permetta alla polizia di arrestare gli studenti nel nostro stesso campus”, ha dichiarato Byul Yoon, studente di legge della New York University, precisando che “l’antisemitismo non va mai bene. Non è assolutamente ciò che sosteniamo ed è per questo che ci sono così tanti compagni ebrei che sono qui con noi oggi”.