In volo con termocamere sull’aerea interdetta, salvi i 4 turisti stranieri di cui non si aveva notizia, ricoverato in ospedale un giovane di Fornace
Le operazioni di ricerca, nonostante le condizioni meteo siano in miglioramento, vengono effettuate solo dall’alto con droni dotati di termocamere e un elicottero speciale della Guardia di finanza in grado di localizzare i segnali dei cellulari anche se sepolti sotto metri e metri di neve. Attorno a mezzogiorno 4 turisti stranieri che avevano lasciato l’auto al parcheggio ai piedi della Marmolada, e dunque inseriti nella lista degli eventuali dispersi, hanno recuperato il mezzo. Identificato anche il giovane ricoverato a Treviso, si tratta di un ragazzo di Fornace, in Trentino. Scendono dunque a 5 le persone attualmente al centro delle operazioni di soccorso. Proseguono le ricerche a seguito del crollo di un gigantesco seracco di ghiaccio della Marmolada.
“Per quanto riguarda i soccorsi, i droni stanno sorvolando le zone dove abbiamo individuato reperti tecnici e umani. È stato tutto prelevato in sicurezza”. Lo ha detto Maurizio Dellantonio, presidente del Soccorso alpino nazionale, incontrando la stampa a Canazei per fare il punto delle operazioni. “Chi di dovere sta comparando i reperti organici e umani raccolti. È un lavoro lungo quello di mettere in relazione i reperti con gli esami del Dna”. I reperti umani recuperati dal Soccorso alpino sulla Marmolada sono all’esame dei carabinieri del Ris. Nei prossimi giorni è previsto un abbassamento della temperatura, una condizione che potrebbe agevolare le operazioni di ricerca. Si sta anche pensando di installare delle stazioni e dei sensori che, in caso di distacchi anche solo eventuali, diano l’allarme sonoro. “Si tratta di un’operazione non semplice, pensiamo solo cosa comporta portare l’energia a quelle quote” ha aggiunto Maurizio Dellantonio in conferenza stampa.
“Chiusa tutta Marmolada per motivi di sicurezza. È stata una misura drastica ma necessaria. Stiamo individuando tutte le vie di accesso al ghiacciaio e alle aree di escursioni. Invitiamo tutti ad agevolare il lavoro dei soccorritori. Il provvedimento in questo momento è indefinito a livello temporale. È una soluzione estrema nell’attesa delle analisi tecniche”. Le parole del sindaco di Canazei, Giovanni Bernard. “Presumibilmente sabato sarà dichiarato lutto cittadino” ha aggiunto il primo cittadino.
“C’è il pericolo che altri seracchi di ghiaccio possano staccarsi. Tutta l’area continua ad essere interdetta”, comunica l’unità di crisi allestita a Canazei che coordina le operazioni di ricerca. Secondo quanto si apprende “il monitoraggio dall’alto con droni ed elicotteri andrà avanti negli stessi punti esaminati ieri. In caso di individuazione di reperti si interverrà per i rilievi fotografici ed eventualmente poi per un veloce prelievo”.
“Abbiamo parlato della tragedia della Marmolada come elemento simbolico di quello che il cambio climatico se non governato sta producendo nel mondo. “. Così il capo dello Stato, Sergio Mattarella, rispondendo alle domande al termine del colloquio con il presidente del Mozambico. “Questo del clima richiede una forte collaborazione, senza una piena collaborazione di tutti non potrà essere governato”, aggiunge.
Sette le vittime accertate al momento, 3 i corpi identificati e 8 i feriti di cui 2 in gravissime condizioni negli ospedali di Trento, Belluno e Treviso. “Un bilancio provvisorio che potrebbe diventare ancora più drammatico – dice a LaPresse il capo della procura di Trento, Sandro Raimondi -. Come atto dovuto abbiamo aperto un fascicolo d’indagine contro ignoti per disastro colposo. Invitiamo tutti a non raggiungere il luogo del disastro per non intralciare i lavori dei soccorritori. Non faremo sconti a chi contravverrà al divieto di accesso”. Con il rischio di altri collassamenti, uno di assestamento si è verificato nel pomeriggio, è impossibile per ora raggiungere l’area con squadre terrestri. Tant’è che anche l’elicottero con a bordo il premier Mario Draghi ieri è stato costretto a cambiare rotta e ad atterrare a Verona per poi proseguire in auto fino al palaghiaccio di Canazei dove è stata allestita la camera ardente e un punto di ascolto da parte di ‘Psicologi per i popoli’ per dare sostegno ai familiari di vittime e dispersi.
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