Arisa, J-Ax, Kekko dei Modà e Malgioglio nel disco che porta il suo nome
Bianca Atzei torna in grande stile, con un nuovo album che ha deciso di chiamare con il suo nome, ‘Veronica’, e con tante collaborazioni importanti, da Arisa a J-Ax, da Kekko dei Modà a Cristiano Malgioglio. Un disco che racconta la sua trasformazione e le sue nuove consapevolezze, come racconta l’artista a LaPresse: la pandemia, spiega, “ha influito tanto, durante il lockdown ho iniziato a capire un po’ di cose su me stessa e capivo che c’era qualcosa che non mi faceva star bene. Ho iniziato a lavorare sulle canzoni e pian piano il disco ha preso forma, e ho preso consapevolezza del fatto che non sono Bianca ma Veronica. Veronica ha sempre dato la forza a Bianca. Ho deciso di chiamare l’album con il mio vero nome perché volevo che uscisse fuori il mio lato più intimo, più umano”.
Il risultato è un disco che contiene 11 brani in cui emergono tutte le sfaccettature della personalità dell’artista, anche attraverso i tanti duetti: “Volevo proprio – sottolinea -che fosse un arcobaleno di sfumature, passare da amici storici che già conoscevo, come Kekko e J-Ax, ad altri nuovi, per mettermi anche io in una nuova realtà anche un po’ più indie, come con i Legno, avendo anche un po’ di brio, stimoli, il modo di cambiare direzione”. Mettendosi anche in gioco: “Ho trovato nuove sfaccettature di me stessa e anche l’ironia, con Cristiano Malgioglio che dice ‘pensi di sapere tutto ma ne so molto più di te’, è stato un gioco, ci siamo divertiti molto. Era da tanto che volevamo fare qualcosa insieme, collaborare, aveva scritto anche una canzone meravigliosa per me”.
Il nuovo progetto è il culmine di un percorso iniziato già nell’ultimo anno, con le collaborazioni con il duo indie Legno, nel brano ‘John Travolta’ e con Seryo nel singolo ‘Straniero’, prodotto da Boss Doms, che custodiscono la voglia dell’artista di rinnovarsi e contaminare il proprio stile, scoprendo nuovi lati di sé. Continua così il nuovo capitolo della carriera di Bianca Atzei, ricco di sfumature, che permette all’inconfondibile voce dell’artista di spaziare tra diverse sonorità.
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