Milano, 12 lug. (LaPresse) – L’Esa, l’Agenzia spaziale europea, termina la cooperazione con la Russia in merito alla missione per il lancio del primo rover planetario d’Europa, progettato per cercare segni di vita su Marte. Il rover ExoMars, una collaborazione tra l’Esa e l’agenzia spaziale russa Roscosmos, era sulla buona strada per partire per Marte a settembre di quest’anno. Ma l’agenzia europea ha affermato a febbraio che l’invasione russa dell’Ucraina lo aveva reso “molto improbabile”. A marzo, l’Esa ha sospeso la cooperazione con Roscosmos sulla missione congiunta su Marte sulla scia dell’invasione dell’Ucraina e delle sanzioni imposte alla Russia. “Oggi il board del’Esa ha affrontato la missione ExoMars Rover e Surface Platform, riconoscendo che le circostanze che hanno portato alla sospensione della cooperazione con Roscosmos – la guerra in Ucraina e le conseguenti sanzioni – continuano a prevalere”, ha scritto il direttore generale dell’Esa Josef Aschbacher, su Twitter. Di conseguenza, il board gli ha detto di interrompere ufficialmente la cooperazione con la Russia sul programma, ha affermato. “Nuove informazioni sulla strada da seguire con altri partner arriveranno in un briefing con i media il 20 luglio”, ha aggiunto. Il lancio del rover era inizialmente previsto per luglio 2020, ma è stato ritardato dalla pandemia. La missione ha lo scopo di cercare la vita su Marte e indagare sulla storia dell’acqua sul pianeta.

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