La pièce del francese Eric Assous, che fu interpretata in Francia da Alain Delon e Astrid Veillon, sul palcoscenico milanese fino al 15 maggio
Martina Colombari debutta a teatro, e arriva ora al Manzoni di Milano, portando sulle ‘montagne russe’ del suo umore cangiante Corrado Tedeschi, che torna in una parte brillante e divertente nello spettacolo intitolato appunto ‘Montagne russe’, in scena fino al 15 maggio sul palcoscenico milanese.
Nella pièce di Eric Assous, interpretata in Francia da Alain Delon e Astrid Veillon, un uomo maturo ed elegante, con moglie e figli fuori città, invita a casa una bellissima donna conosciuta in un bar. Ma lei non è quello che sembra, e nel corso della serata cambierà più volte personalità, portando il protagonista sulle ‘montagne russe’.
Tedeschi è il protagonista di una storia particolare e mette tutta la sua classe in un personaggio che viene ‘trascinato’ nel corso del racconto dai cambiamenti repentini di una donna che nasconde un mistero.
Il regista, Marco Rampoldi, racconta: “E’ uno spettacolo a cui io e Corrado pensavamo da tanti anni, lui lo amava tantissimo, non so se perché in Francia – scherza – lo ha interpretato Alain Delon. Lui ha proposto Martina e io ero perplesso perché il personaggio femminile è molto complesso. Lei si è messa in gioco in modo molto bello. Lo spettacolo arriva qui con un centinaio di repliche fatte, e questo rodaggio è importante. Secondo me loro sono perfetti”.
Martina Colombari, che per la prima volta nella sua carriera, tra moda, tv, scrittura, si cimenta con il teatro, spiega: “Quando Corrado mi ha chiamata per raccontarmi questa sua follia gli ho chiesto come mai avesse scelto me per un personaggio tanto complicato: Juliette è cinque donne in una. Ma a me piace mettermi in gioco e l’ho voluto fare. Il testo è bellissimo, è esilarante, con un colpo di scena finale. Juliette per tutta la sua vita ha vissuto in un certo modo ma poi le crolla il mondo addosso perché tutto quello in cui credeva viene meno. Può risultare anche un po’ pazza, un po’ folle, e mette alla prova quest’uomo. Un ruolo difficile ma molto interessante per un’attrice”.
Colombari è entusiasta dell’esperienza: “Ho scoperto il teatro da grande, a 47 anni, ma da quel palco non vorrei più scendere. Lì riesco a tirar fuori forse quella che è la vera essenza di Martina. Il pubblico è contento, si appassiona e si emoziona. Corrado è un compagno di viaggio meraviglioso”.
Infine ricorda tutte le esperienze fatte fin dai tempi di Miss Italia, nel 1991, e conclude: “In fondo anche la mia vita è stata un po’ sulle montagne russe”.
“Noi ci prendiamo in giro – racconta Tedeschi- ed è questa la forza di questa relazione che c’è tra noi. Pierre è goffo, e la goffaggine fa molto ridere. Non so se nella versione francese si rideva così tanto, nella versione italiana si ride di più, fino all’epilogo che spiazza il pubblico. Qui si capisce che la mediocrità è avere vissuto senza amare”.
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