Preoccupante l'aumento immagini AI
Si stima che circa un bambino su 5 in Europa sia vittima di qualche forma di violenza sessuale e che in circa l’80% dei casi ad abusare di lui è qualcuno che conosce. “Preoccupante”, poi l’aumento di immagini di abusi realizzate con l’Intelligenza artificiale. Sono i dati angoscianti dell’Internet Watch Foundation, riportati da Telefono Azzurro nel corso dell’evento organizzato oggi, in vista della Giornata nazionale per la lotta alla pedofilia e alla pedopornografia, dalla Fondazione Sos Telefono Azzurro Ets in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede e Fondazione Child, ‘La dignità dei bambini nel mondo digitale’. A preoccupare è anche l’uso dell’intelligenza artificiale generativa per creare immagini di abusi sessuali su Minori, spesso indistinguibili dal materiale di abuso reale. È ormai evidente – sottolinea Telefono Azzurro – che il panorama degli abusi “è vasto e insidioso”, dallo sfruttamento finanziario di bambini attraverso richieste di denaro online, all’oscuro e immorale commercio di immagini di abusi sui Minori (Csam – Child sexual abuse material) generate sempre più spesso attraverso l’utilizzo dell’intelligenza artificiale fino al grooming, ovvero l’adescamento di Minori a fini sessuali. Secondo un recente report Iwf in un solo mese sono state pubblicate in un forum Csam del dark web 20.254 immagini generate dall’intelligenza artificiale. Di queste, 11.108 contenevano materiale pedopornografico.
Secondo i dati del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, sono soprattutto ragazzi di genere maschile, con un’età compresa tra i 14 e i 17 anni, a denunciare e chiedere aiuto alla polizia postale in quanto vittime di sextortion, come dimostrano anche i dati di Telefono Azzurro. Dai dati della National Society for the Prevention of Cruelty to Children (NSPCC) emerge che negli ultimi quattro anni sono aumentati dell’80% i crimini di grooming online. Nel caso degli abusi sessuali online il 51% dei Minori coinvolti è di sesso maschile. Le motivazioni relative ai casi di abusi sessuali online sono: commercio di immagini di abusi su Minori (40,3%), sextortion (34,3%), grooming (13,4%), sexting (7,5%) e molestie sessuali (4,5%).Tanti i rappresentanti delle istituzioni presenti all’evento: dal presidente della Camera Lorenzo Fontana – che ha sottolineato la necessità di “garantire la sicurezza dei Minori nell’ambiente digitale” – alla ministra per le Pari opportunità e la Famiglia Eugenia Roccella, che ha fatto notare come “la precoce dimestichezza che i bambini acquisiscono con le nuove tecnologie rappresenta oggi un’opportunità ma anche un’insidia”. Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha assicurato che “la tutela e la promozione dei diritti dei Minori è una priorità assoluta della politica estera italiana”. Non presente fisicamente il cardinale Patrick O’Malley, presidente della Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori, che ha inviato un messaggio: “L’impegno della Chiesa nei confronti delle nuove tecnologie, in particolare dell’Ia, è radicato nella sua missione di tutela delle persone, in linea con il Vangelo. La Chiesa – ha aggiunto – sta contribuendo attivamente alla conversazione globale sull’uso responsabile dell’Ia, in linea con i valori umani e gli standard etici”.
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