Alla conquista dell’America. Jannik Sinner in versione ‘robocop’ strega Miami, si prende gli applausi del pubblico che lo inneggia a suon di cori e aggiunge un tassello prezioso alla sua giovane e lanciatissima carriera. Merito delle sue imprese al limite dell’impossibile che tanto piacciono agli appassionati del circuito Atp in cerca di nuovi idoli da glorificare. Con una straordinaria rimonta, realizzata dopo aver annullato cinque match ball (uno nel secondo set e addirittura quattro nel terzo), riemergendo dal 2-5 0-30 nel terzo parziale, l’azzurro agli Atp di Miami ribalta lo spagnolo Carreno Busta 5-7 7-5 7-5 dopo tre ore abbondanti di battaglia che lo catapultano in una nuova dimensione. Da atleta freddo, capace di controllare le emozioni, a personaggio che scatena la propria ‘vis pugnandi’ coinvolgendo ed esaltando il pubblico dopo la conquista di punti pesanti quanto spettacolari.<br
Vincere due partite consecutive cancellando palle match è già di per sè un evento raro (gli era capitato già contro il finnico Emil Ruusuvuori) ma i ribaltoni sembrano diventati un marchio di fabbrica per Sinner, sempre più animale da competizione, mai domo. Vicino al baratro, spesso trova le forze per reagire, piazzare la zampata, rimettersi in corsa e uscirne vincitore. A febbraio ne annullò tre di match point alo spagnolo Davidovich Fokina a Dubai, uno al russo Khachanov lo scorso anno ATP Great Ocean Road Open così come anni fa agli Intrenazionali contro Johnson. Il successo su Carreno Busta lo proietta agli ottavi di finale dove se la vedrà con l’australiano Nick Kyrgios che ha eliminato Fabio Fognini. Il successo di cuore in una partita ricca di sali e scendi in cui l’altoatesino ha avuto il merito di non mollare mai, ha definitivamente conquistato i 1.564 spettatori del campo tribuna del ‘Butch Buchholz’ di Miami che già lo scorso anno avevano fatto il tifo per Sinner, che si fermò proprio ad un passo dal titolo. “E’ un animale da gara, è diventato un simbolo dell’Italia anche all’estero. Questo è molto importante.
Lui e Alcaraz sono i due tennisti che saranno ai vertici per i prossimi dieci anni. Si prospetta per lui un futuro molto roseo. D’altronde aveva già fatto una finale a Miami, era già un piccolo idolo e c’era molto attesa. Il fatto che abbia vinto due partite annullando match point non ha fatto altro che incrementare ancora di più il personaggio”, ha dichiarato l’ex tennista Paolo Bertolucci, nell’esaltare la forza e la tenuita mentale del ventenne di Sesto Pusteria. “La sua cattiveria è determinata da una forza innata. E ha la capacità incredibile di dare il meglio di se nei momenti più delicati quando è vicino al baratro E questa è una cosa che non si insegna o ce l’ha o non ce l’hai. Differenze nel suo gioco dopo il cambio di allenatore? E’ ancora troppo presto. Se ne parlerà a fine anno, dopo otto o nove mesi di lavoro si comincerà a tracciare qualcosa. C’è un allenatore che entra con passi molto felpati. Sinner è una F1, una macchina alla quale potresti fare anche dei danni irreparabili”, ha aggiunto l’ex tennista.
Per determinazione, cuore, coraggio e tecnica non sembra si debba attendere troppo per la sua scalata al vertice della classifica Atp “Lui abbrevia i tempi. Nadal alla sua età ha vinto Parigi, Becker aveva già vinto Wimbledon, questo non vuol dire che è in ritardo ma è certamente sulla buona strada per vincere e anche molto e arrivare il più in alto possibile – ha spiegato Bertolucci-. Numero uno, due o tre? Sarà questione di un paio di anni”.