Washington (Usa), 11 lug. (LaPresse) – Nell’estate del 2014, l’allora leader dell’Isis, Abu Bakr al-Baghdadi, affidò ad un ex ufficiale iracheno che aveva collaborato con Saddam Hussein, Salih al-Sabawi, l’incarico di sviluppare armi chimiche e batteriologiche per colpire in particolare l’Europa occidentale. E’ quanto rivela il Washington Post, citando fonti di intelligence Usa e curde. Sabawi, noto anche col nome di Abu Malik, secondo quanto rivelato ora venne ucciso nel 2015 in un’operazione segreta condotta dalle forze speciali Usa e dai peshmerga curdi, per fermare sul nascere il programma di armi di distruzione di massa dell’Isis.

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