Succede di tutto nella Morzine-Megève di 148.5 km. Il danese vincitore a sorpresa ha preceduto al fotofinish l'australiano Nicholas 'Nick' Schultz del Team BikeExchange-Jayco. Lo sloveno salva il simbolo del primato per pochi secondi
E’ successo di tutto nella 10/a tappa del Tour de France, da Morzine a Megève di 148.5 km. La vittoria è andata a sorpresa al danese Magnus Cort Nielsen della EF Education-EasyPost che ha preceduto al fotofinish l’australiano Nicholas ‘Nick’ Schultz del Team BikeExchange-Jayco. Terzo lo spagnolo Luis León Sanchez del team Bahrain Victorious a 0.07″. Seconda vittoria in carriera al Tour per il 29enne Cort Nielsen, bravo a ‘nascondersi’ durante la fuga di gruppo e poi nella volata lunga finale lanciata da Sanchez forse troppo presto. Tadej Pogacar conserva la maglia gialla per il rotto della cuffia. Il corridore sloveno dell’Uae Team Emirates è arrivato con il gruppo dei migliori con un distacco di 8’54” dal vincitore di tappa.
Migliore degli italiani Simone Velasco della Astana Qazaqstan Team, 12° a oltre 1′. Protagonista sfortunato della corsa Alberto Bettiol partito in fuga da solo a 42km dal traguardo, ma fermato dagli organizzatori a causa dell’invasione del percorso da parte di 7 manifestanti. Alla ripresa della corsa dopo circa un quarto d’ora, Bettiol è stato ripreso a 8 km dalla fine sull’ultima salita verso Megeve. Subito dopo l’italiano della EF Education-EasyPost è ripartito ancora da solo raggiunto dal tedesco Georg Zimmermann del team Intermarché-Wanty-Gobert Matériaux. I due sono stati ripresi a meno di 6km dal gruppo dei fuggitivi guidati dal tedesco Lennard Kämna del team Bora-Hansgrohe, in lizza a lungo per diventare la nuova maglia gialla ai danni di Pogacar. Solo grazie ad una accelerata nel finale, lo sloveno è riuscito a conservare la leadership della corsa. Pogacar ha ora 0.11″ su Kämna, 0.39″ sul danese Jonas Vingegaard Rasmussen del team Jumbo-Visma e 1’17” sul gallese Geraint Thomas della Ineos Grenadiers.
La giornata odierna era iniziata ancora all’insegna del Covid, con il ritiro prima di Luke Durbridge, del team BikeExchange-Jayco, e poi del neozelandese George Bennett dell’Uae Team Emirates. Si tratta di un duro colpo per la maglia gialla Pogacar che nelle tappe di montagna ha contato in particolare proprio sul neozelandese. Non solo, ma l’Uae ha rischiato di perdere anche Rafal Majka. Il veterano polacco, altro elemento fondamentale in salita, è risultato anche lui positivo al coronavirus ma ha ottenuto l’autorizzazione a partire essendo la sua carica virale molto bassa. All’interno del Team UAE Emirates, il norvegese Vegard Stake Laengen era già stato costretto a lasciare l’evento per le stesse ragioni prima dell’inizio dell’ottava tappa. In precedenza, a causa del Covid erano stati costretti al ritiro anche Geoffrey Bouchard (AG2R-Citroen) e Guillaume Martin (Cofidis). Domani è in programma l’11/a frazione, il tappone di montagna da Albertville al Col de Granon di 151.7 km.
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