Tv: Don Matteo fa 13, Raoul Bova prende testimone da Terence Hill

Cambia il protagonista ma non i temi della serie

Don Matteo fa 13. Torna il prete più amato della televisione, un appuntamento atteso dai milioni di italiani che da anni seguono le sue vicende e le sue indagini. Ma la nuova stagione della fiction andata in onda per la prima volta nel gennaio 2000 presenta una svolta significativa. Terence Hill lascerà il testimone a Raoul Bova, che dalla quinta puntata vestirà i panni di don Massimo. Cambia il protagonista, non i temi della serie, che continuerà a caratterizzarsi per il suo format investigativo, attraverso il quale vengono trattati temi di attualità, aspetti morali e contraddizioni della moderna società. Il primo dei dieci appuntamenti previsti, diretti da Francesco Vicario, Riccardo Donna e Luca Brignone, è fissato per il 31 marzo, in prima serata su Rai1. Alla presentazione nella sede Rai di via Asiago non era presente fisicamente Terence Hill, intervenuto con un video messaggio dagli Stati Uniti: “Grazie a tutti voi che ci avete seguito per tanti anni, senza di voi ‘Don Matteo’ non ci sarebbe stato. Ho ricevuto il vostro amore e lo ricambio, vogliatevi bene gli uni con gli altri”.

I riflettori sono tutti su Raoul Bova, che raccoglie un’eredità pesante. Sfida che non ha spaventato l’attore romano: “Aver ricevuto questa proposta è stato un grandissimo onore e piacere”, ha spiegato. “Il personaggio mi ha affascinato sin dal primo momento che l’ho letto. Abbiamo cercato e trovato il giusto senso per questo ingresso”. Considerato anche il tema, si può parlare di una vera e propria ‘benedizione’ avuta da Terence Hill. “Ci siamo incontrati, volevo da lui un consenso”, ha detto Bova. “Mi ha chiesto di essere me stesso, sincero. Non volevo che fosse una sostituzione, bensì un proseguimento. Terence resterà sempre Terence, nessuno lo vuole sostituire. L’intenzione era quella di evolvere”, ha spiegato Bova. Concetto ribadito da Francesco Nardella, vicedirettore di Rai Fiction: “‘Don Matteo’ ha una sua identità che però negli anni è cambiata tantissimo. Ogni volta facciamo cambiamenti che non negano il prodotto ma lo rendono contemporaneo”. “La longevità di questa serie le ha permesso non solo di diventare un grande marchio, ma anche di evolverlo”, ha commentato Maria Pia Ammirati, direttrice Rai Fiction. “L’evoluzione è nel coraggio di cambiare, nell’esplorare altri mondi”. E sulle parole di Terence Hill, che ha svelato di aver chiesto di ridurre le puntate della fiction, Ammirati ha chiarito: “Noi rispettiamo il format originale dando continuità, e rispettando il desiderio degli spettatori che ci chiedono la serialità”. Sulla questione è intervenuto anche Luca Bernabei, amministratore delegato Lux Vide: “Don Matteo non è Montalbano. C’è un enorme lavoro di progettazione dietro. Sarebbe stato difficile ridurre le puntate a quattro all’anno”. L’uscita di scena dell’attore di ‘Trinità’, però, ha già fatto rumoreggiare i social: “Se siamo preoccupati? Come comunicatori non dobbiamo fare sempre quello che il pubblico chiede”, ha detto Bernabei. “Lo spettatore all’inizio protesta ma poi è contento di quello che trova. Bisogna cambiare per mantenere le serie sempre nuove”.

In venti anni e oltre 250 puntate, ‘Don Matteo’ ha raccontato uno spaccato dell’Italia, dai problemi degli adolescenti, al loro rapporto con i genitori, al mondo degli adulti in generale, dando una chiave per affrontare frontalmente la vita, sempre in modo positivo ed equilibrato. Così sarà anche nella nuova stagione. Con un nuovo protagonista che promette di fare breccia nel cuore degli spettatori. “Don Massimo ha lottato per la giustizia e per i suoi ideali sin da giovane. E ha trovato nel sacerdozio la sua strada”, ha dichiarato Bova. “Ha un carattere forte, vuole stare tra la gente, sporcarsi le mani, capire cosa significa perdonare e dare una seconda opportunità”. Altra novità, il ritorno per un paio di puntate di Flavio Insinna, nei panni del capitano, oggi colonnello, Flavio Anceschi, interpretato nelle prime cinque stagioni: “Mi sono detto ‘giochiamo come giocavamo’ e si è riacceso il tutto. Ringrazio tutti per come mi hanno accolto di nuovo”, ha detto. Confermatissimo il maresciallo Cecchini di Nino Frassica (“Interpretare un personaggio per così tanti anni è la cosa migliore, puoi metterlo a fuoco, migliorarlo, entrare nei particolari”). Nel cast ritroviamo Maria Chiara Giannetta, reduce dal successo di ‘Blanca’ e interprete del capitano Anna Olivieri, e Maurizio Lastrico (il pm Marco Nardi).

Condividi questa Notizia: