Manifestazione davanti al teatro di parte della comunità ucraina
Polemiche sullo spettacolo di martedì sera al teatro San Carlo di Napoli dove si sono esibiti per ‘#StandWithUkraine-Ballet for Peace‘ ballerini ucraini e russi. Un’iniziativa che non è andata giù a buona parte della comunità ucraina nella città partenopea, che ha espresso forte dissenso attraverso le parole del console generale dell’Ucraina a Napoli Maksym Kovalenko. “Abbiamo mandato una lettera ufficiale al sindaco, a tutte le autorità locali. Non possiamo assolutamente accettare questo spettacolo perché l’83% dei russi supporta Putin, il suo regime, la guerra in Ucraina”, ha detto ai giornalisti nel corso di un punto stampa all’esterno del consolato. +
Sul palco Olga Smirnova, una delle più grandi star della danza, che ha lasciato il Bolshoi di Mosca dopo aver denunciato l’invasione dell’Ucraina, e Anastasia Gurskaya prima ballerina dell’Opera di Kiev, appena fuggita dalla guerra. “Dopo tante speculazioni parlano di amicizia tra Ucraina e Russia – aggiunge il console -, una cosa che non è possibile assolutamente. Noi abbiamo tanti amici e parenti che vengono uccisi in questi giorni, se i filorussi vogliono sapere perché non possiamo accettare adesso eventi con russi e ucraini insieme è perché sarebbe impossibile spiegarlo ai nostri concittadini che sono qui o in Ucraina”.
A Napoli la comunità ucraina conta circa 25mila persone, e non si esclude una manifestazione all’esterno del teatro per esprimere contrarietà all’iniziativa: “Molti ucraini che vivono qui sono parecchio arrabbiati. Non sappiamo se ci sarà o no la manifestazione. Noi siamo a Napoli e rispettiamo tutte la leggi italiane. Se sarà possibile organizzare una manifestazione allora ci sarà. Gli ucraini sono molto arrabbiati, preoccupati”, ha aggiunto Kovalenko. Nessuna apertura, quindi, ad una collaborazione con il popolo russo, nessuna possibilità di interagire per i tanti morti e per la devastazione che il popolo sta subendo: è questo in sintesi il messaggio che il console ha lanciato alle istituzioni locali. Un dissenso che il sindaco Gaetano Manfredi ha provato a stemperare: “C’è un momento di guerra, ci sono grandi tensioni, io capisco anche lo stato d’animo degli amici ucraini che sono stati invasi e quindi stanno difendendo il loro territorio. Questa iniziativa è stata fatta da un gruppo di ballerini di varie nazionalità tra cui ci sono sia ucraini che russi. I ballerini russi che partecipano si sono dissociati dal conflitto e dalla posizione del loro governo. Nel momento in cui si sono allontanati dalla posizione del loro governo credo che sia naturale che possano danzare insieme agli altri ballerini che arrivano da tutto il mondo”, ha sottolineato.
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