Raid su Odessa, Chasiv Yar rasa al suolo. Macron: "Non escluso l'invio di truppe"
Secondo il Dipartimento di Stato americano la Russia avrebbe usato un’arma chimica contro l’esercito ucraino. “Accuse odiose e infondate”, la replica di Mosca che nel frattempo sta continuando la sua offensiva. L’esercito ha lanciato dei droni kamikaze dal territorio della centrale nucleare di Zaporizhzhia, approfittando del fatto che le forze di Kiev non possono rispondere al fuoco. Un altro attacco missilistico, invece, è stato scagliato contro Odessa, città portuale nel sud-ovest dell’Ucraina, nel quale sono rimaste ferite almeno 13 persone.
A mettere paura sono anche le immagini di Chasiv Yar, città strategica orientale che è stata rasa al suolo, carbonizzata. Appena un edificio è rimasto intatto.
Macron: “Invio truppe non escluso se Mosca sfonda linea fronte”
In giornata, inoltre, è intervenuto Emmanuel Macron. Il presidente francese ha detto in un’intervista all’Economist di non escludere l’invio di truppe in Ucraina se la Russia dovesse sfondare la linea del fronte. “Se i russi sfondassero in prima linea, se ci fosse una richiesta ucraina, cosa che oggi non avviene, dovremmo legittimamente porci la domanda”, ha detto Macron, “come ho detto, non escludo nulla, perché siamo di fronte a un uomo che non esclude nulla. Senza dubbio siamo stati troppo indecisi nel definire i limiti delle nostre azioni per qualcuno che non li ha più e che è l’aggressore”. “Ma la nostra credibilità dipende anche dalla nostra capacità di dissuadere senza dare piena chiarezza su ciò che faremo o non faremo”, ha aggiunto, “altrimenti ci indeboliamo, e questo è il quadro in cui abbiamo agito finora”.
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